Pensioni, il Pil fermo azzera la rivalutazione dei contributi. Ecco chi sarà penalizzato

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Pertanto, per le pensioni con decorrenza successiva al 1° gennaio 2022, i montanti contributivi accumulati fino al 31 dicembre 2020 non subiranno rivalutazioni, per effetto della sterilizzazione all’unità.

Chi non è penalizzato. L’utilizzo del coefficiente pari a 1 consente di non penalizzare i montanti contributivi già rivalutati negli anni precedenti.

Infatti, in assenza di tale previsione, i montanti accantonati subirebbero una decurtazione pari all’andamento negativo dell’economia. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri giornali

Rivalutazione pensioni dal 2022: chi ne beneficerà. Le pensioni di importo inferiore sono state invece adeguate pienamente all’inflazione (+ 2,7% nel 2012 e + 3% nel 2013) (Wall Street Italia)

Si sottolinea che il coefficiente di rivalutazione risulta inferiore all’unità, a causa della dinamica negativa del PIL nominale nel periodo considerato ". Calcolatrice alla mano, la rivalutazione ferma significa che le pensioni con decorrenza successiva al primo gennaio 2022, con montanti contributivi accumulati fino al 31 dicembre 2020, non avranno rivalutazioni. (ilGiornale.it)

Confronto rivalutazioni pensioni 2021 e 2022. Pensioni: rivalutazioni e importi 2021 26 Novembre 2020 In sintesi, dal 2022 a rivalutazione è piena fino a 2mila euro, scende al 90% sulla quota di pensione tra 2mila e 2.500 euro ed al 75% sopra i 2.500 euro C’è però una premessa d’obbligo: non si escludono ulteriori proroghe del sistema attuale o correttivi in Legge di Bilancio, visto che Manovra 2022 conterrà anche una riforma pensioni. (PMI.it)