Regeni: giudici, atti tornino a gup. Famiglia Giulio, “Premiati ostruzionismo e prepotenza Egitto”

LaPresse INTERNO

“Prendiamo atto con amarezza di questa decisione, che purtroppo premia l’ostruzionismo, l’arroganza e la prepotenza egiziana”, ha detto l’avvocata Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni.

Battuta d’arresto in apertura del processo sull’omicidio di Giulio Regeni.

Per i giudici della Terza Corte d’Assise di Roma gli atti devono tornare al gup, per una nuova ricerca degli imputati.

La Corte non ha accolto le richieste del procuratore aggiunto Sergio Colaiocco, che aveva evidenziato: “Siamo in presenza di una volontaria sottrazione al processo che va avanti da 5 anni”. (LaPresse)

Ne parlano anche altre testate

Pretendiamo dalla nostra giustizia che chi ha torturato e ucciso Giulio non resti impunito», ha commentato Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni al termine dell'udienza nell'aula bunker di Rebibbia. (Il Sole 24 ORE)

L'amarezza dei genitori di Giulio: "Premiata la prepotenza". Il processo Regeni 'salta', gli atti tornano al gup. "Riteniamo importante che il governo italiano abbia deciso di costituirsi parte civile" ha detto l'avvocato Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni al termine dell'udienza nell'aula bunker di Rebibbia. (Adnkronos)

Per i giudici della Terza Corte d’Assise di Roma gli atti devono tornare al gup, per una nuova ricerca degli imputati. (LaPresse)

Fonti di procura esprimono amarezza e sorpresa mentre i familiari di Giulio, presenti in aula, non si dicono rassegnati: è "solo una battuta d'arresto, premiata la prepotenza egiziana". (Yahoo Notizie)

Prendiamo atto con amarezza della decisione della corte d'assise che premia la prepotenza egiziana. E' quanto si legge nel provvedimento con il quale la terza corte d'assise di Roma ha fatto saltare il processo, trasmettendo gli atti al gup e annullando quel decreto che disponeva il giudizio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

È quanto emerge da fonti legali. Tra i 59 imputati nel processo ci sono anche una decina tra ex tecnici ed dirigenti del ministero dei Trasporti e l’attuale provveditore alle opere pubbliche di Liguria, Piemonte e Lombardia Roberto Ferrazza (LaPresse)