Sanità, eccellenze italiane nella cura delle fratture del femore

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INTERNO

Martedì scorso, a Roma, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha presentato il report del Programma nazionale esiti (Pne), curato dall’Agenzia nazionale dei servizi sanitari (Agenas), che fa capo al Ministero della Salute. Questo report, frutto di un'analisi dettagliata dell'attività ospedaliera erogata nel 2023 in 1363 ospedali pubblici e privati, ha portato alla redazione di una lista delle eccellenze italiane in determinati ambiti, tra cui spiccano gli ospedali di San Donà e Portogruaro per l'area muscolo-scheletrica.

In particolare, gli ospedali di San Donà e Portogruaro si sono distinti per la qualità delle cure offerte ai pazienti con fratture del femore, una condizione che, sebbene possa sembrare risolvibile, richiede interventi tempestivi e altamente specializzati per evitare complicazioni gravi. La tempestività e l'efficacia delle cure in questi ospedali hanno permesso loro di emergere come punti di riferimento a livello nazionale.

Il report ha inoltre evidenziato altre strutture di eccellenza in Italia, come l'ospedale di Lodi, che è stato inserito tra gli undici migliori del Paese. Tra gli altri ospedali premiati figurano il Careggi di Firenze, l’Humanitas di Rozzano, l’Umberto I Lanciusi di Ancona, la casa di cura Mater Domini di Castellanza, l’ospedale Borgo Roma di Verona, il Gadrenigo di Torino, l’Humanitas Gavazzeni di Bergamo, la casa di cura Villa Serena di Città Sant’Angelo, l’ospedale Bellaria di Bologna e la casa di cure Orestano di Palermo.

In Emilia-Romagna, la sanità ha raggiunto livelli di eccellenza in vari ambiti, tra cui la tempestività di accesso all’angioplastica in caso di infarto e la chirurgia oncologica per il tumore alla mammella e al colon