La scuola riparte in presenza anche nel Salernitano: ma restano disagi e spettro Dad

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Ma lo spettro della Dad, in caso di positività o di mancato rispetto di quelli che sono i protocolli anti Covid, resta.

Come restano irrisolte diverse problematiche legate al trasporto pubblico degli studenti e agli spazi per far rispettare le regole anti assembramento all’interno di alcuni istituti dell’intero comprensorio provinciale

Stampa. Nel Salernitano oggi parte l’anno scolastico e soprattutto ricominciano le lezioni in presenza, dopo quasi due anni di didattica a distanza. (Salernonotizie.it)

La notizia riportata su altre testate

Sarebbe meglio ascoltare, dunque, sempre anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, visto che i problemi non possono essere risolti dai singoli dirigenti scolastici". Il primo riguarda la necessità dei ragazzi di avere a disposizione un tempo per uno spuntino all'ora di pranzo (AltamuraLife)

La decisione partorita dal tavolo prefettizio sui doppi turni per le scuole superiori continua a provocare polemiche. Una lettera firmata da oltre 50 dirigenti scolastici del barese. (Telebari)

Ad esempio, puoi fare affidamento sugli orari di ricevimento dei professori, che dedicano del tempo agli alunni al fine di aiutarli quando sono in difficoltà. Leggi: Burnout negli studenti universitari, cos’è e come combatterlo. (StudentVille)

Ingressi scaglionati con percorsi ed orari ben distinti, per scongiurare assembramenti e caotici disagi. Sul sito ufficiale dell’IIS “Tulliano” ci sono i relativi piani organizzativi per ogni sede scolastica, ovviamente validi fino a nuove eventuali comunicazioni. (TG24.info)

“La Dad è stata bella tosta non ce lo aspettavamo è stata molto difficile speriamo di restare in presenza con tutte le precauzioni”, parola degli studenti termolesi che questa mattina, 15 settembre, hanno fatto rientro sui banchi di scuola. (Il Quotidiano del Molse)

"Lo scaglionamento degli orari di ingresso e di uscita - scrivono - produce seri problemi nella gestione del personale docente e non docente delle scuole, non sempre facilmente risolvibili. Resta fermo che la riduzione dell'orario scolastico implica la riduzione del tempo di insegnamento-apprendimento, e, quindi, la riduzione dei programmi di insegnamento; si configurerebbe inoltre l'ipotesi di danno erariale (GravinaLife)