Habemus papam, il boato dei centomila in piazza San Pietro

5/8/2025 INTERNO

Redazione Interno   -   Un silenzio carico di attesa, rotto solo dal fruscio dei passi sulla piazza, ha preceduto l’annuncio che oltre centomila persone, accorse sotto la basilica vaticana, attendevano da ore. Poi, dalla Loggia delle Benedizioni, la voce del cardinale protodiacono Dominique Mamberti ha pronunciato le parole che segnano la storia: "Habemus papam". Il nome scelto dal nuovo pontefice, Leone XIV, ha scatenato un’ovazione che ha riempito il colonnato del Bernini, mentre il fumo bianco, salito poco prima dalla Cappella Sistina, confermava ciò che i fedeli già intuivano.

Robert Francis Prevost, 69 anni, originario di Chicago e prefetto del Dicastero per i Vescovi dal 2023, è stato eletto al quarto scrutinio, durante la seconda giornata del Conclave. Una scelta che ripercorre i tempi rapidi dei suoi predecessori: Papa Francesco, eletto nel 2013 al quinto scrutinio, e Benedetto XVI, che nel 2005 raggiunse il quorum al quarto. Prevost, che assumerà il nome di Leone XIV, è il primo pontefice nordamericano, un dato che segna una svolta nella storia del papato, tradizionalmente legato all’Europa.

La sua carriera, prima dell’elezione, lo aveva visto guidare anche la Pontificia Commissione per l’America Latina, un incarico che ha contribuito a plasmare la sua visione pastorale, spesso descritta come equilibrata tra tradizione e apertura. Il suo profilo, meno noto al grande pubblico rispetto a quello di altri cardinali considerati papabili, ha sorpreso molti osservatori, ma la rapidità dell’elezione suggerisce un consenso ampio tra i porporati.

Mentre la folla ancora esultava, il nuovo papa si è affacciato per la prima benedizione Urbi et Orbi, con un discorso breve ma denso di significato, in cui ha accennato alla "necessità di unità" in un momento di divisioni globali. Le telecamere hanno immortalato il suo volto, austero ma percorso da un’espressione di serenità, mentre il sole calante tingeva di oro la facciata di San Pietro