Belgio, re Filippo chiede scusa "per le ferite coloniali in Congo"

la Repubblica ESTERI

Parole storiche dicontenute in una lettera inviata al presidente della Repubblica Democratica del Congo,, oggi, giornata che celebra 60 anni dall'indipendenza.È la prima volta nella storia del Paese che un regnante rivisiti la propria storia coloniale facendo un mea culpa.

"Tengo a esprimere il mio più profondo rammarico per queste ferite del passato, il cui dolore è oggi alimentato dalle discriminazioni ancora presenti nelle nostre società". (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Per la prima volta in assoluto il re Filippo del Belgio si è scusato per la brutalità del regime coloniale imposto nel Paese coloniale a cavallo tra Otto e Novecento. Dal canto suo, il presidente Tshisekedi, alla vigilia dell’anniversario dell’indipendenza, aveva affermato che il governo “ancora combatte per portare il Paese fuori dal circolo vizioso di instabilità e povertà“. (Il Fatto Quotidiano)

(Afp). Re Filippo del Belgio - primo sovrano belga della storia a farlo - ha espresso "profondo rammarico per le ferite" inflitte durante il periodo coloniale alla Repubblica democratica del Congo. (Adnkronos)

La clamorosa presa di posizione è stata successivamente fatta propria dal governo federale che ha preannunciato da parte del Belgio «un percorso di verità» sul suo discusso passato coloniale. Statue di Leopoldo II sono state rimosse con la violenza, tra cui una particolarmente nota nel quartiere bruxellese di Auderghem. (Il Sole 24 ORE)

Tre settimane fa una statua di Leopoldo II è stata data alle fiamme da manifestanti anti-razzisti nella città belga di Anversa. L'occupazione del Congo cominciò attorno al 1880, al tempo di re Leopoldo II. (Avvenire)