Radioterapia a un bimbo di 6 anni 200 volte superiore a quella prescritta: in due a processo

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In seguito a vari esami e controlli era stata accertata la nuova patologia.

Perché è avvenuto l'errore e a stabilire eventuali responsabilità sarà ora il processo a doverlo decidere

Leggi anche > Covid, l'Oms: «In Europa terapie intensive al collasso e 2,2 milioni di morti entro la primavera». A notare i primi problemi nel piccolo, è stata la madre.

Secondo l'accusa il piccolo è stato sottoposto all'ospedale di Perugia a una radioterapia alla testa risultata del 200 per cento superiore a quella prescritta nell'ambito di un trattamento per curare una grave forma di leucemia (Leggo.it)

Su altri media

In seguito a vari esami e controlli era stata accertata la nuova patologia. Perché è avvenuto l'errore e a stabilire eventuali responsabilità sarà ora il processo a doverlo stabilire (La Nazione)

È stato sottoposto a una radioterapia alla testa risultata del 200 per cento superiore a quella prescritta: per questo la Procura di Perugia ha chiesto l'apertura di un processo a carico di un fisico-medico e dell'allora dirigente della struttura. (Today.it)

Dopo la radioterapia, infatti, il bimbo aveva iniziato ad accusare i primi problemi notati dalla famiglia. Per quei fatti sono finiti sotto ora processo due medici del nosocomio umbro, l dottore a cui vien imputato fisicamente l'errore e l'allora dirigente della struttura complessa di radioterapia che aveva in cura il piccolo paziente. (Fanpage)

Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la madre, di concerto con la scuola, perché dopo la radioterapia il bimbo ha iniziato a regredire negli apprendimenti. Quella che doveva essere una cura preventiva, si sarebbe rivelata come la causa di danni cerebrali irreversibili. (TerniToday)

Ma oggi tra i medici che hanno contribuito a salvarlo c'è chi finisce a processo per avergli rovinato la vita. Con una radioterapia alla testa risultata del 200 per cento superiore a quella prescritta dal trattamento, previsto tra l'altro solo come prevenzione. (Il Messaggero)

L’informatizzazione ha permesso la riduzione del rischio e l’integrazione di tutti i sistemi relativi ai dati sanitari del paziente oncologico, comprese le prescrizioni mediche per le terapie" Riceviamo e publicchiamo una nota dell'Azienda ospedaliera di Perugia in merito alla vicenda che riguarda il presunto errore nel dosaggio della radioterapia in dano di un paziente di 6 anni e che ha portato all'inchiesta della Procura di Perugia e alla richiesta di processo a carico di due professionisti sanitari. (PerugiaToday)