Usa. Sondaggi in calo, messaggi a Pechino: Trump vuole archiviare la settimana orribile

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Ansa Da un lato il tira e molla sui dazi, con perdite consistenti sui listini azionari globali, l’incertezza diffusa, la fuga dai titoli di Stato americani; dall’altro il protrarsi del braccio di ferro con la Cina, il rischio di una recessione all’orizzonte, l’indebolimento del dollaro e i primi segnali nei sondaggi di un calo di popolarità. Eppure Donald Trump, in Florida per il weekend dopo una febbrile settimana a Washington, continua a ostentare ottimismo: non solo si dice fiducioso in un accordo con la Cina – unico Paese contro cui sono in vigore dazi reciproci Usa al 145%, contro il 125% stabilito dai cinesi –, ma sottolinea anche che il «fantastico» dollaro sarà sempre «la valuta preferita». (Avvenire)
Se ne è parlato anche su altri giornali
A inizio aprile il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato dalla Casa Bianca l’attuazione di dazi alla gran parte dei Paesi del mondo. Washington, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump firma l’ordine esecutivo con le nuove tariffe reciproche (Radio Radio)
Da quando è diventato per la seconda volta presidente degli Stati Uniti,ha iniziato una guerra commerciale contro tutti gli altri Paesi, sfidando anche i mercati finanziari. Donald Trump I dazi USA hanno profondamente turbato il mondo economico e finanziario. (Investire.biz)
Poi sono stati istituiti nuovi dazi al 25% sulle importazioni di autovetture per trasporto passeggeri e per le parti di automobili rispettivamente a partire dal 3 aprile e dal prossimo 3 maggio. Dal 12 marzo gli Stati Uniti hanno istituito diverse tariffe aggiuntive tra cui un dazio ad valorem del 25% sulle importazioni dei prodotti in alluminio e acciaio (e loro derivati). (Il Sole 24 ORE)

Introduzione (Sky TG24)
I dazi di Donald Trump saranno anche stati messi in pausa (almeno in parte), e pure la risposta della Commissione europea: ma per le imprese europee è comunque in corso un terremoto. Ma queste certezze sembrano lontane perché non si sa se e quando si raggiungerà un accordo, e "non si capisce nemmeno quali sono i veri obiettivi di questa amministrazione". (Europa Today)
E non sarà positivo. Le conseguenze non sono immediate perché il 90 per cento delle merci del mondo viaggia via mare, con tempi di navigazione anche di mesi. (RaiNews)