Sciopero dei metalmeccanici, presidi in tutte le Marche

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INTERNO

Lunedì 13 gennaio, i metalmeccanici delle Marche si mobiliteranno per uno sciopero generale di otto ore, indetto dai sindacati Fim, Fiom e Uilm. La protesta, che coinvolgerà lavoratori di tutte le province, vedrà presidi organizzati davanti a vari stabilimenti, tra cui Fincantieri ad Ancona. La decisione di scioperare è stata presa dopo il fallimento delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale, che ha visto contrapporsi i sindacati e Federmeccanica.

A Torino, la situazione non è diversa: i metalmeccanici torinesi hanno annunciato uno sciopero per il 15 gennaio, a seguito della rottura delle trattative tra Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm con Federmeccanica. Dopo sei mesi di confronto, le parti non sono riuscite a trovare un accordo, e i sindacati accusano il governo di essere assente in questa fase cruciale. Michele De Palma, segretario generale di Fiom Cgil, ha dichiarato che Federmeccanica e Assistal hanno presentato una controproposta che non riconosceva la piattaforma dei metalmeccanici, determinando così la rottura del confronto.

Anche a Belluno, i lavoratori dell'industria metalmeccanica si preparano a uno sciopero unitario per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). La conferenza stampa congiunta dei segretari generali provinciali di FIM, FIOM e UILM si terrà oggi alle 13:00 presso la sede Uilm di Belluno. La mobilitazione, della durata di otto ore, vedrà i lavoratori riuniti in un presidio alle 10:00 davanti alla sede di Confindustria a Belluno.

La situazione, dunque, appare tesa e complessa, con i lavoratori che chiedono il riconoscimento dei loro diritti e un rinnovo contrattuale che tenga conto delle loro esigenze.