Falla nella sicurezza di Facebook: rubati i dati di 500 milioni di utenti

I dati rubati dagli hacker dai server di Facebook appartengono a soggetti residenti in 106 Paesi del pianeta.

Invece non è così e 533 milioni di persone si sono trovate esposte, senza nemmeno esserne a conoscenza.

È di queste ore la notizia che, quasi due anni fa, sono stati rubati i dati di oltre 530 milioni di utenti iscritti alla piattaforma social di Mark Zuckerberg.

La percezione di sicurezza fornita da un colosso internazionale come quello di Mark Zuckerberg, che si presume abbia sistemi di controllo all'avanguardia che impediscono il furto. (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

C’è stato un grande attacco hacker su Facebook: un gruppo, infatti, è riuscito a forzare l’accesso a una banca dati che raccoglie informazioni di 533 milioni di dati personali di utenti del social media. (CronacaSocial)

Tra sabato e domenica scorsi è arrivata la conferma che online sono disponibili i dati di oltre mezzo miliardo di utenti di Facebook. A ben vedere, la notizia è che sono disponibili gratuitamente: il set di dati, infatti, pare lo stesso che già lo scorso febbraio si poteva trovare in vendita su forum dedicati o consultare (a pagamento) tramite un bot su Telegram. (La Stampa)

I dati personali di oltre 500 milioni di iscritti, infatti, sono stati condivisi su un forum di hacking online. Facebook ha dichiarato che i dati sono stati rubati a causa di un problema di sicurezza che è stato corretto nel 2019. (Tuttosport)

In realtà la notizia del furto di dati Facebook era trapelata già ad inizio 2021, nel mese di gennaio Già all’epoca si faceva riferimento ad una grave falla di sicurezza scoperta nel 2020 e che aveva messo in pericolo i dati personali di milioni e milioni di utenti nel mondo. (OptiMagazine)

I numeri di telefono e i dati personali di 533 milioni di utenti Facebook di 106 Paesi differenti, tra cui indirizzo di casa e email, sono stati rubati dagli hacker. Al momento, anche se la falla è stata scoperta, segnalata e chiusa da Facebook nel 2019, i dati potrebbero essere ancora in circolazione, soprattutto nel deep web e nelle chat di Telegram (MeteoWeb)

Questa violazione include numeri di telefono, ID Facebook, nomi completi, luoghi, date di nascita, biografie e, in alcuni casi, indirizzi e-mail. Non è la prima volta che Facebook fa trapelare online i dati dei suoi utenti. (Telefonino.net)