Green pass per bar e ristoranti: "Così è discriminazione tra le imprese"

NovaraToday SALUTE

"Fipe è da sempre a favore dei vaccini - prosegue Sartoretti - ma facciamo fatica a credere che in Italia ci siano 17 milioni di no vax.

Siamo davanti a una doppia discriminazione: quella delle persone non ancora vaccinate a cui sarebbe impedito l’accesso a bar e ristoranti e quella nei riguardi di bar e ristoranti perché sarebbero tra le poche attività nelle quali si potrà entrare con il green pass"

"Siamo di fronte all’ennesimo paradosso: chiunque potrà cenare nei ristoranti degli alberghi e dei campeggi, mentre in tutti gli altri servirà il green pass - sottolinea Massimo Sartoretti, presidente di Fipe Confcommercio Alto Piemonte -. (NovaraToday)

Su altre testate

Prezzi dei tamponi. Vista l’obbligatorietà del green pass per la gran parte delle attività sociali, il governo ha raggiunto un accordo sul prezzo dei test anti Covid-19 Obbligo di green pass. Per tutte le persone dai 12 anni in su, i green pass diventerà uno strumento essenziale per partecipare a molte attività nei luoghi pubblici. (Buongiorno Slovacchia)

Il certificato può essere scaricato dal sito ufficiale del governo oppure tramite l’app Immuni Il green pass si ottiene dopo la somministrazione della prima dose, oppure con un tampone con esito negativo effettuato nell’arco di 48 ore. (TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno)

Non servirà nemmeno all’aperto. Dal 5 agosto, se il provvedimento passerà anche in parlamento, il pass sarà obbligatorio anche ai tavoli di bar e ristoranti al chiuso. (La Voce di Bolzano)

Perché diventa obbligatorio il “passaporto verde” per sedersi all’’interno di bar e ristoranti mentre sui mezzi pubblici, vera fonte di contagi, non è richiesto? «Non si pensi che il nostro settore sia contrario all’utilizzo del Green pass, soprattutto se l’obiettivo è tenere sotto controllo i contagi e, contemporaneamente, dare una ulteriore spinta alle vaccinazioni. (InformazioneOnline.it)

"Sono incomprensibili l’estensione dell’obbligo a fiere e sagre all’aperto e la mancata riapertura delle. Un provvedimento che rischia di essere "punitivo per i gestori di bar e ristoranti", e piene di "incongruenze". (il Resto del Carlino)

«Non è un arbitrio ma la condizione necessaria per tenere le attività economiche aperte. Lo stato di emergenza è intanto prorogato al 31 dicembre.«Oltre 40 milioni le certificazioni verdi scaricate in poche settimane dagli italiani, un numero importante» ha puntualizzato Speranza. (GiovinazzoViva)