Le confessioni di Sangiuliano al Tg1 non chiudono il caso
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Provato e visibilmente emozionato il ministro Sangiuliano ripete la sua verità in un’intervista col direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci e rivela di aver «presentato le dimissioni alla premier che le ha respinte». La vicenda, prosegue, era di carattere privato: «Con Boccia avevo una relazione affettiva ma non sono ricattabile». Lei commenta a caldo: «Iniziamo con le bugie». Il ministro conferma la sua versione e chiede scusa piangendo alla moglie. (il manifesto)
Su altre fonti
Non riguarda il profilo giudiziario, tutto da dimostrare e finora indimostrato, né quello politico, pur rilevante. Non contempla nemmeno il piano etico, per quanto tutt’altro che trascurabile: e adesso come si esce dall’imbarazzo in cui il ministro - e con lui il ministero che rappresenta e perfino il governo di cui fa parte - è precipitato nel giro di una settimana di fine estate? La vera cifra di novità non sta nella vicenda in sé, ma nel modo, anzi nel metodo, con cui si sta dipanando: una sola donna – teoricamente l’anello più debole del sistema – che tiene in pugno tutti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
“Esistono altre fotografie del ministro Gennaro Sangiuliano in compagnia di Maria Rosaria Boccia. A parlare è Alex Fiumara, il giornalista fotografo che con il collega Max Scarfone ha scattato le foto di Sangiuliano e Boccia appena vendute a Gente, che le pubblica nel … (Il Fatto Quotidiano)
Ma chi le possiede ha deciso di non pubblicarle. Per ora. (Open)
Lei, Maria Rosaria Boccia, 41enne di Pompei, la donna del caso Sangiuliano, non usa invece tante parole per descrivere come è stata trattata: «Ricattata e umiliata». (ilmessaggero.it)
Poi nel 2011 ha deciso di mettersi in proprio e diventare imprenditrice. E poi nel 2012 aprendo una impresa individuale a Pompei, la M. (Open)
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è intervenuto al Tg1 delle 20 per chiarire la natura del suo rapporto con Maria Rosaria Boccia e provare a chiudere una vicenda che ormai da diversi giorni sta occupando i giornali e imperversa sul web. (La Gazzetta dello Sport)