Umbria, Covid Hospital e chiusura scuole: decisione a breve

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Le richieste delle Regioni italiane. E le richieste delle Regioni, espresse attraverso la conferenza con lo Stato, sono state chiare e unitarie: chiusura delle scuole superiori e delle università per 15 giorni.

Nella cartellina distribuita ai presenti anche un piano di intervento drastico, al momento riservato, nel caso in cui la situazione dovesse precipitare.

E pare che il governo ci stia pensando. (umbriaON)

Su altre fonti

Marina Rosati 18 ottobre 2020 a. a. a. L’ospedale di Spoleto da riconvertire in struttura Covid, ma con una parte dei servizi che restano attivi. Al momento anche per Spoleto e Pantalla l’obiettivo è individuare e isolare reparti specifici, con ingressi separati, per poter garantire anche altre prestazioni. (Corriere dell'Umbria)

In caso di ulteriore aumento degli ospedalizzati, c’è la possibilità. di individuare un altro Covid hospital da scegliere tra Città di Castello, Orvieto, Foligno e Branca. Sono 25 in più in un sono giorno che raggiungono la quota di 115, di questi 16 sono in terapia intensiva, uno in più rispetto a venerdì. (Umbria Journal il sito degli umbri)

Per le partite del calcio a 5 è consentito l’ingresso di 200 spettatori così come per tutti gli altri eventi sportivi. Sempre come già programmato nei giorni scorsi, si sta procedendo all’individuazione di due ospedali Covid, uno di Livello I Dea (dipartimento d’emergenza e accettazione) e uno di base. (Terni in rete)

Nella cartellina distribuita ai presenti anche un piano di intervento drastico, al momento riservato, nel caso in cui la situazione dovesse precipitare. E pare che il governo ci stia pensando. (umbriaON)

Da qui la proposta unitaria avanzata ieri dalla Conferenza delle Regioni di uno stop di due settimane all’attività di scuole superiori e università. Ieri sono stati registrati 205 nuovi positivi e 25 ricoveri: questo potrebbe essere il momento di alzare il grado di protezione. (Il Messaggero)

Le capienze devono rientrare in ogni caso nel limite massimo del 15% del totale consentito dall’impianto. Le scuole più frequentate sono i licei con 22mila studenti, seguono i tecnici con 11mila e i professionali con 7mila. (Il Messaggero)