Il Dna, «Ignoto 2», le scarpe 42 o 44: perché la nuova indagine su Chiara Poggi punta su Andrea Sempio

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Nuove tracce biologiche sulle unghie della vittima. L'ipotesi di un delitto in concorso. L'impronta in bagno e quella del dispenser. E lo scontrino conservato per un anno. Tutto quello che non torna nella condanna di Alberto Stasi Nell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco non c’è soltanto un Dna che accusa Andrea Sempio. Ce ne sono due. L’altro, quello di un uomo, è emerso dalle tracce biologiche sui margini ungueali della vittima. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

Non sono preoccupato per me perché so di essere innocente, ma mi dispiace, e molto, per i miei familiari, per le persone che ho vicino”. GARLASCO (PAVIA) – Per Andrea Sempio quello di mercoledì è stato un tristissimo trentasettesimo compleanno. (IL GIORNO)

Quando avremo un po’ di pace? Dopo tutti questi anni siamo ancora qui con il telefono che suona di continuo e gente che viene a bussare alla nostra porta per chiedere commenti. «Non voglio dire nulla perché non c’è nulla da aggiungere. (Corriere della Sera)

Dubbi: scontrino, scarpe e telefonate L’analisi del Dna di Sempio (Virgilio Notizie)

Delitto Poggi, ex legali di Stasi querelano avvocato di Sempio: “Ci accusa di macchinazioni”

Non solo le due consulenze, una della difesa e una della Procura di Pavia, dalle quali è risultato che le tracce di Dna sui margini delle unghie di Chiara Poggi portano all'amico del fratello, Andrea Sempio, ma anche due elementi ritenuti indiziari e cioè tre telefonate e uno scontrino conservato per circa un anno ritenuti altamente sospetti. (leggo.it)

Andrea Sempio, di nuovo indagato per il delitto di Garlasco, è arrivato, accompagnato dal suo legale Massimo Lovati, nella caserma dei carabinieri Montebello a Milano, per sottoporsi al prelievo del dna. (Il Sole 24 ORE)

Gli ex difensori di Alberto Stasi rispondono, annunciando una querela, all'accusa di Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, che oggi gli ha attribuito una "macchinazione" per far scattare un'indagine a carico del suo assistito nel 2017. (La Repubblica)