Vaccini e coronavirus: a che punto siamo?

Quotidiano Sanità SALUTE

Di solito occorrono tra i 15 e i 20 anni per mettere a punto un vaccino, in questo caso si parla di un anno o un anno e mezzo.

Vaccini e coronavirus: a che punto siamo?

Non dimostra nulla sulla potenziale efficacia di questo vaccino”, ha affermato Marie-Paule Kieny, ricercatrice di vaccini presso INSERM di Parigi, citata da Nature il 31 luglio.

Questo mese Sinovac ha lanciato una sperimentazione di fase III del suo vaccino in Brasile, dove verranno arruolati circa 9.000 operatori sanitari. (Quotidiano Sanità)

Ne parlano anche altre fonti

Il progetto di sviluppo del vaccino è sostenuto dal Ministero della Ricerca con il Cnr e dalla Regione Lazio. «Penso - ha spiegato - che la notizia di un vaccino pronto per essere distribuito prima di testarlo sia come minimo problematico». (Avvenire)

La Coorte degli anziani verrà avviata solo dopo i primi risultati positivi sul gruppo degli adulti. L’arruolamento degli adulti dovrebbe concludersi nella seconda settimana di settembre e i primi risultati su sicurezza e immunogenicità saranno disponibili entro la seconda settimana di ottobre. (Corriere della Sera)

Covax 19 è il primo candidato australiano che ha superato le sperimentazioni della fase 1, ed è stato sviluppato dall’Università Flinders di Adelaide. Nikolai Petrovsky, direttore di Endocrinologia del Flinders Medical Centre, pubblicherà i risultati definitivi dello studio. (Virgilio Notizie)

editato in: da. Il vaccino è stato sviluppato dall’Università Flinders di Adelaide ed è il primo fra i candidati vaccini in via di sviluppo in Australia a superare le sperimentazioni di fase 1. (QuiFinanza)

(Teleborsa) - Segnali di speranza arrivano dall'Australia sul fronte del vaccino contro il Covid-19. Il vaccino è stato sviluppato dall'Università Flinders di Adelaide ed è il primo fra i candidati vaccini in via di sviluppo in Australia a superare le sperimentazioni di fase 1. (Il Messaggero)

Sappiamo che» il candidato vaccino «non farà male perché ora sappiamo che è completamente sicuro». Nessuno dei 40 volontari coinvolti nella prima fase ha sviluppato effetti collaterali significativi o febbre e, se Covax-19 supererà la seconda fase di studio, Vaxine dovrebbe arruolare fino a 50.000 volontari in tutto il mondo per la terza fase di sperimentazione. (Corriere Adriatico)