A Trieste è il giorno degli studenti: un migliaio di ragazzi in corteo per chiedere scuole più sicure

Il Piccolo INTERNO

ncora una manifestazione di protesta lungo le strade di Trieste: dopo la mobilitazione sindacale e il maxicorteo No Green pass che lunedì hanno visto la partecipazione di oltre 15mila persone, nella mattinata di oggi, martedì 12 ottobre, a scendere in piazza sono gli studenti delle scuole superiori di Trieste che vogliono così attirare l’attenzione sulla sicurezza negli edifici scolastici.

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La notizia riportata su altri giornali

340 (interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità), 415 (istigazione a disobbedire alle leggi), 610 (violenza privata) del Codice penale e dell'art. Al corteo hanno preso parte - valuta la polizia - circa 5 mila persone, che si sono riunite senza preavviso (La Repubblica)

Alla fine si colpisce la protesta pacifica dei no green pass. Al di là della questione sicurezza, il dato che in verità preoccupa di più è che in qualche modo, sulla scorta dell’assalto alla Cgil si vada ad impattare pesantemente sulla protesta legittima e pacifica dei no green pass. (Il Primato Nazionale)

Tra i vari striscioni, anche quello contro i giornalisti, spesso finiti nel mirino delle contestazioni no vax e no Green Pass. Il 15 ottobre se sarà obbligatorio il green pass, bloccheremo il porto. (Il Messaggero Veneto)

Il 15 ottobre se sarà obbligatorio il green pass, bloccheremo il porto. «Al momento su 950 lavoratori portuali il 40% non ha il Green pass. (Il Piccolo)

Tra i partecipanti c’erano No vax, portuali, tassisti, comuni cittadini e varie organizzazioni. Una delegazione dei manifestanti, contrari alla certificazione verde anti-Covid che dal 15 ottobre diventerà obbligatoria per lavoratori pubblici e privati, è stata ricevuta in Prefettura. (Open)

L’abolizione dei Green pass, misura liberticida e senza precedenti per quanto riguarda il mondo del lavoro, che si accompagna, alle rivendicazioni a favore dei diritti dei lavoratori: "Perché non vi è libertà senza diritti - sottolineano, all’unisono tutti coloro che si sono succeduti al microfono -. (Il Resto del Carlino)