Iddu, un'opera che costringe a un'amara rilettura della vicenda Messina Denaro

Iddu, un'opera che costringe a un'amara rilettura della vicenda Messina Denaro
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Mostra di Venezia Grassadonia e Piazza tornano al grande schermo per raccontare una vicenda di tradimenti e destini segnati, nel solco della tradizione letteraria di Pirandello e Tomasi Di Lampedusa, come di Sciascia e Camilleri. Purtroppo è proprio nell’eccessiva letterarietà della sceneggiatura il limite di questo racconto (anche) kafkiano, perché mentre la corrispondenza fra Messina Denaro e Palumbo è appropriatamente di elevato livello intellettuale. (MYmovies.it)

Ne parlano anche altri giornali

Cade la pioggia sul Lido, a salutare gli ultimi giorni di Mostra del cinema di Venezia 2024, dopo una sequela di sole incontrastato. E sotto un cielo livido ecco che arriva Iddudi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, il film sulla lunga latitanza di Matteo Messina Denaro. (Panorama)

I due registi siciliani usano l’una e l’altro mettendo poi anche in campo due grandi attori affidabili e collaudati come Elio Germano, nei panni di Matteo Messina Denaro, e Toni Servillo in quello di un ambiguo collaboratore di giustizia. (Giornale di Sicilia)

"La mafia è bella. Frate', la mafia è giusta, cantava Jake La furia in Inno Nazionale, Parole con ogni probabilità condivise da criminali protagonisti di Iddu, presentato in concorso alla 81. (Sky Tg24 )

“Iddu”, la storia dell’ultimo padrino tra il poliziesco e la tragedia greca. La recensione di Alberto Crespi

Leggi tutta la notizia All'81esima edizione del Festival del Cinema di Venezia è il giorno di 'Iddu'... (Virgilio)

Sembra una differenza veniale, ma risulta sostanziale nello scopo cercato dai registi, che da subito mettono in chiaro le cose, sottoscrivendolo: la realtà è solo una partenza, non la destinazione. Piuttosto, quello di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, è un film sull'idea attorno a Matteo Messina Denaro. (Movieplayer)

La realtà è un punto di partenza, non una destinazione: è la scritta che apre Iddu, quinto titolo italiano in concorso a Venezia81. (la Repubblica)