BCE: Lagarde ricalibra gli acquisti del PEPP, ma niente tapering

Investire.biz ECONOMIA

BCE: previsioni di inflazione e crescita del PIL. La BCE si aspetta che l'inflazione aumenterà ulteriormente questo autunno, ma diminuirà l'anno prossimo

"Quando PEPP arriverà al termine, ci saranno comunque altri strumenti come l'APP (della cui fine è prematuro parlare)", ha aggiunto Lagarde.

Ciò inoltre può comportare un periodo transitorio in cui l’inflazione si colloca su un livello moderatamente al di sopra dell’obiettivo. (Investire.biz)

La notizia riportata su altre testate

Ribassi nell’ordine dello 0,2% anche per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, all’indomani della pubblicazione del Beige Book della Fed. Tornando a Piazza Affari, prosegue in coda al Ftse Mib Buzzi Unicem (-3,2%) seguita da anche Leonardo (-1,6%), Amplifon (-1,5%) e Cnh (-1,5%) mentre si muovono in controtendenza Ferrari (+0,9%), Inwit (+0,7%) e Saipem (+0,6%) (Il Cittadino on line)

Tra le materie prime in lieve rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 72,8 dollari e il Wti (+0,1%) a 69,4 dollari, dopo il report Api che ha evidenziato una diminuzione delle scorte settimanali Usa Apertura in calo per le borse europee, nel giorno del meeting della Bce da cui potrebbero emergere indicazioni sull’intenzione di avviare una limatura del piano pandemico di acquisti asset. (Il Cittadino on line)

a ripresa dell'Eurozona si sta "rafforzando" ma al tempo stesso "la pandemia potrebbe avere conseguenze persistenti e il sostegno fiscale non dovrebbe essere ritirato anticipatamente". Lo sottolinea un report dell'Ocse, secondo cui "in qualche settore la pandemia può indebolire la domanda durevolmente e la disoccupazione potrebbe rimanere elevata più a lungo". (Yahoo Notizie)

La BCE mantiene invariati i principali tassi d’interesse. La BCE lascia, come atteso, i tassi d’interesse fermi: il tasso principale rimane a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. (ilFormat)

Come c’era da aspettarsi, Lagarde ha annunciato una revisione al rialzo dell’indice d’inflazione CPI all’1,7% dall’1,5% per il 2022 e all’1,5% dall’1,4% per il 2023. A meno che l’inflazione non si riveli duratura e alla fine la BCE debba rivedere al rialzo le attese sull’inflazione (lamiafinanza)