Omicidio in cartiera, il fermato adesso non risponde alle domande del giudice
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Marian Pepa il 50enne albanese che si e' autoaccusato dell'omicidio del operaio trovato cadavere martedi' sera alla Smurfit di Lunata, stamani in carcere si è avvalso della facolta' di... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
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Artan Kaja, il 52enne trovato senza vita nel deposito della cartiera Smurfit di Lunata a Capannori, non è stato vittima di un incidente sul lavoro: è stato ucciso con un colpo di arma da fuoco. Il proiettile che lo ha ucciso è ancora nel cranio della vittima, come evidenzia l’esame radiografico eseguito sulla salma in attesa dell’autopsia di cui è stata incaricata la dottoressa Ilaria Marradi. (Il Fatto Quotidiano)
Poche parole, in preda allo choc, dette da Marian Pepa, il 52enne fermato per l’omicidio di Artan Kaja, che al momento si trova nel carcere San Giorgio di Lucca. "Sono stato io, non mi interessa quanto lunga sarà la pena, voglio pagare". (LA NAZIONE)
Gelosia o screzi sul lavoro fra i possibili moventi del gesto del 50enne autotrasportatore albanese che avrebbe ammesso di aver sparato martedì nel deposito dell’azienda e di aver gettato la pistola (LuccaInDiretta)
Mancano la pistola e l'ogiva del proiettile e adesso anche Maian Pepa, l'autostrasportatore albanese che si era autoaccusato dell'omicidio a colpi di arma da fuoco del connazionale 52enne... (Virgilio)
I due si conoscevano da tempo, a prescindere dall’essere stati colleghi di lavoro in settori contigui dell’azienda Smurfit: mulettista la vittima, autotrasportatore l’assassino reo confesso. (LA NAZIONE)
Si è avvalso della facoltà di non rispondere, rimandando ancora. – “Ancora non me la sento di dire niente, è troppo pesante per me in questo momento”. (LA NAZIONE)