Cannes 2022, il vincitore della Palma d'oro Östlund: "Con la lotta di classe sfido il pubblico"

Ruben Östlund, il vincitore della Palma d’oro a Cannes 2022 con Triangle of sadness, è lo svedese più esuberante al mondo.

Si emoziona, si scarmiglia i capelli, gesticola quando parla, ride moltissimo, si capisce che vuole vincere.

Dopo aver irriso l'industria della moda con The square, la sua prima Palma d’oro nel 2017, stavolta ha conquistato la giuria presieduta da Vincent Lindon ("il suo film ci ha scioccati") con una satira che parte dalla moda e dal ribaltamento dei ruoli nel mondo dei modelli, viaggia su uno yacht per ricconi e naufraga su un’isola deserta in Grecia in un azzurro mare wertmülliano, tra marxismo e lotta di classe e di genere

(la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

L'Italia sorride (in parte) per il Premio della Giuria a Le otto montagne, in ex-aequo con EO. Camera d’Or per la migliore opera prima del Festival va a War Pony di Riley Keough e Gina Gammell (cinematografo.it)

Questi gli altri premi della 75ª edizione del Festival: Grand prix ex aequo a Close di Lukas Dhont e a Stars at noon di Claire Denis. Premio della giuria ex aequo a Le otto montagne di Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen (tratto dal romanzo di Paolo Cognetti) e a Eo di Jerzy Skolimowski. (l'Adige)

Cannes, Palma d’Oro a Ostlund e giuria premia “Le otto montagne”. Miglior regia Park Chan Wook, attrice Zar Amir Ebrahimi. Milano, 29 mag. Vittoria anche per l’Italia con “Le otto montagne” che ha conquistato il premio della giuria ex aequo con “Eo”. (Agenzia askanews)

Hollywood è tornata alla Croisette, come dimostra anche “Elvis” di Baz Luhrmann, biopic sul re del rock & roll nelle sale dal 25 giugno. opo aver sfrecciato sui cieli del Festival di Cannes, “Top Gun: Maverick” vola alto al box office con incassi record da oltre 357 milioni nel mondo (e oltre 3 in Italia). (leggo.it)

Cannes La Palma del compromesso. (Corriere del Ticino)

Più che mai abbiamo visto molto cinema d’autore che in realtà è cinema mainstream, o meglio un ibrido prima schifato e oggi abbracciato dai grandi festival. Quest’anno abbiamo visto Cannes cercare di inseguire il cambiamento con la destra e bramare la conservazione con la sinistra. (BadTaste.it Cinema)