Amministrative Roma, Calenda scherza sulla campagna elettorale: “Ormai sono dodici mesi, la più lunga…

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Il leader di Azione, parlando ai giornalisti, specifica: “Penso che ce la faremo e soprattutto ce la faremo avendo un’indipendenza, senza essere bloccati da poteri politici”.

Sono molto contento del sostegno di Emma e di +Europa”

Sulla lista appena presentata, poi, Calenda evidenzia: “Abbiamo persone che non vengono dalla politica, ma anche queste due personalità.

Ormai sono dodici mesi.

La più lunga della storia”, Carlo Calenda, candidato a sindaco della Capitale, scherza così a margine della presentazione della lista con +Europa, a Piazza della Rotonda, a Roma (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

"Ecco il rispetto dei servizi pubblici che hanno i candidati di Calenda! Appoggiati sui sedili ci sono dei "santini" di un candidato di Carlo Calenda, Giuseppe Sardone. (Liberoquotidiano.it)

Per un partito nato due anni fa, con quattro parlamentari all’attivo, è una cifra invidiabile Finanziatori - 180mila euro per l’aspirante sindaco: in prima fila i suoi amici di Confindustria. Per la comunicazione ha scelto una delle più potenti società al mondo: Publicis, multinazionale francese proprietaria di marchi come Saatchi&Saatchi e Leo Burnett. (Il Fatto Quotidiano)

E lo fa senza mezzi termini, invitandolo porre fine a quell’ostentazione di quel simbolo che tanto aveva fatto discutere, definendolo addirittura “orrendo pataccone” Sei candidato al Municipio. (Il Riformista)

È la regina degli aperitivi romani in location spesso esclusive come la Casina Valadier: il nome di Perla Nahum, candidata al consiglio comunale nella lista civica Calenda, si intreccia con quello degli eventi che organizza. (Repubblica Roma)

C'è stata una classe dirigente politica che ha bloccato qualunque cosa, bisogna rivoltare Roma come un calzino e per farlo bisogna essere indipendente" (La7)

Si Yoda, se la sono cercata, e io ho difeso Roman a spada tratta, però anche basta con sto’ orrendo pataccone sempre in primo piano. Ora, evidentemente, si è stufato pure lui di quelle foto con l’orologio in primo piano (Il Fatto Quotidiano)