Bonus 600 euro, si scatena l'ironia dei social contro l'Inps

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Pochi fortunati arrivano a terminare la procedura non senza svariati intoppi.

Per i più il messaggiod ella schermata dà errore, quando addirittura non apre posizioni di altri utenti, con nome cognome e dati personali.

E sui social si scatena l'ironia.

Vince su tutti Luciano Vangone, che sembra il più gettonato.

Bonus 600 euro, si scatena l'ironia dei social contro l'Inps 01 aprile 2020. Dalla mezzanotte orde di professionisti, partite iva e freelance cerca di collegarsi al sito dell'Inps per fare richiesta del bonus da 600 euro. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

Tutto ciò è sicuramente lesivo della privacy dei soggetti che hanno visto i propri dati sensibili pubblicati e apertamente visibili a tutti. Il motivo è il pericolosissimo evento che si è verificato sulla piattaforma INPS. (Quotidianpost.it)

È la pagina di Bruno A., del quale possiamo vedere tutti i dati sensibili: dal codice fiscale all’indirizzo di casa, dalla mail al cellulare privato. Una miniera di dati sensibili e riservati, insomma, dei quali un male intenzionato saprebbe bene che uso fare. (LE IENE)

Auspico che questa vicenda paradossale venga risolta nel più breve tempo possibile per dare respiro a migliaia di cittadini rimasti bloccati a causa dell’emergenza". Il sito Inps – spiega Zammataro – è in tilt da questa mattina. (Live Sicilia)

Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo, e il sito non ha retto. Una falla nel sistema, infatti, ha consentito ad un hacker di intrufularsi sul sito dell’Inps, portando ad importanti violazioni della privacy. (AMnotizie.it)

Lo ha sottolineato anche Matteo Salvini sui social:. Il sito dell’INPS, non accessibile per moltissimi utenti già da questa mattina, sta rivelando un’enorme falla di privacy. (Tutto Napoli)

Alcuni profili ai quali si accedeva autenticandosi con i propri dati sul sito dell’INPS. Probabilmente questo problema è dovuto al fatto che, ricevendo molte richieste, il sito dell’INPS non è riuscito a svuotare in tempo la cache. (SystemsCuE)