Daniel Craig alla Mostra: “Siamo tutti 'Queer'. Nel mio Bond, come nel film di Guadagnino, c’è sempre una grande storia d’amore”

Daniel Craig alla Mostra: “Siamo tutti 'Queer'. Nel mio Bond, come nel film di Guadagnino, c’è sempre una grande storia d’amore”
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Il divo è alla Mostra con lo struggente Queer di Luca Guadagnino, in concorso, tratto dal romanzo autobiografico incompiuto di William Burroughs, una grande storia d’amore ambientata nel 1950. William Lee (Daniel Craig) è un americano cinquantenne che è espatriato a Città del Messico. Trascorre le sue giornate da solo, poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. A cambiargli la vita l’incontro con Eugene Allerton (Drew Starkey), un giovane studente che è appena giunto in città. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Preceduto dalla fama di film 'scandalo', ad alto tasso di sesso gay, come da estrazione letteraria del romanzo di William S. (L'HuffPost)

Leggere questa storia con al centro il legame profondo tra i due personaggi, l'assenza di giudizio, il romanticismo dell'avventura con una persona che amiamo mi ha cambiato per sempre». «Era pubblicato all'epoca con il titolo “Diverso”, e mi ha dato qualcosa di importante. (Vanity Fair Italia)

Ho letto il libro a 17 anni e da ragazzo sognavo di cambiare il mondo attraverso il cinema. Questo romanzo mi ha dato qualcosa di importante: la profonda connessione tra i personaggi, la loro descrizione priva di giudizi, il romanticismo. (il Fatto Nisseno)

Queer: recensione del film di Luca Guadagnino con Daniel Craig

“Il nome di Burroughs, come quello di Bertolucci, mi provocava uno choc estetico”. Il regista di 'Chiamami col tuo nome' torna con una grande storia d’amore, stavolta ambientata nel Messico anni Cinquanta, in parte splendidamente ricreato a Cinecittà. (la Repubblica)

Ambientato nel Messico di fine anni 40, Queer di Luca Guadagnino è un adattamento fedelissimo del romanzo di William S. Burroughs. (Io Donna)

Il cinema di Luca Guadagnino è ormai maturo da molti anni. È il regista e autore italiano al momento più importante, non per giudizio necessariamente di qualità, ma fosse solo per il fatto di operare con agilità sul panorama internazionale. (My Red Carpet)