Balneari insoddisfatti del decreto: “Valutiamo azioni sindacali”

Balneari insoddisfatti del decreto: “Valutiamo azioni sindacali”
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la Repubblica INTERNO

MILANO – Il via libera al nuovo decreto che rinvia il termine delle concessioni al settembre 2027 non spegne le polemiche, con i le associazioni di categoria che si dichiarano insoddisfatte e promettono battaglia. "Avevamo aspettative diverse invece della messa a gara delle imprese balneari. Valuteremo attentamente il provvedimento legislativo e le iniziative da intraprendere a difesa della categoria", hanno fatto sapere con una nota Sib e Fiba. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Si è svolto questa mattina l’incontro tra l’assessore al Demanio Marittimo del Comune di Genova Mario Mascia e i rappresentanti del sindacato dei balneari, incontro durante il quale è stato fatto il punto sul decreto del Governo Meloni appena pubblicato in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per finalità turistiche e ricreative e sulla procedura comparativa per l'assegnazione delle concessioni che il Comune di Genova è stato il primo capoluogo in Italia ad impostare. (www.comune.genova.it - le notizie in Comune)

«Abbiamo raggiunto un'intesa comune» con l'Italia sulle concessioni balneari, l'adozione del decreto legge «è un passo importante nella giusta direzione e speriamo di chiudere la procedura d'infrazione, ma lo faremo soltanto quando la legislazione italiana sarà pienamente in linea con il diritto Ue». (LaC news24)

C’è di fatto una proroga delle concessioni al 30 settembre 2027, è vero, ma nel frattempo i comuni e tutti gli altri enti concedenti dovra… (La Stampa)

Il mare agitato dei balneari: “Questo decreto ci rovina. Pronta un’ondata di ricorsi per gli investimenti in fumo”

Sulle spiagge venete è la domanda che oggi si fanno tutti gli operatori e gli addetti ai lavori del settore: e adesso, alla luce del decreto sui balneari partorito mercoledì a Roma pare con il sostanziale avallo dell’Unione Europea, che succede per le gare che si sono già svolte in regione e che hanno messo a bando buona parte delle aree attrezzate sul litorale? Preso atto dei contenuti del testo e al netto di estemporanee interpretazioni, sindaci e funzionati del Comuni della costa veneta hanno tirato più di un sospiro di sollievo: le gare avviate in Veneto sotto l’ombrello della legge regionale 33 possono proseguire regolarmente senza essere annullate o interrotte. (ilgazzettino.it)

La durata delle concessioni balneari è destinata ad allungarsi (così come deciso dal Consiglio dei ministri del 4 settembre), come minimo, fino al 30 settembre 2027, ma in caso si verifichino oggettive ragioni che impediscano l’avvio dei bandi di gara per le nuove assegnazioni il termine è ulteriormente prorogato «per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura», e comunque non oltre il 31 marzo 2028. (Corriere della Sera)

Serve invece una riforma organica che le salvaguardi, dal momento che sono il frutto dell’attività e del sacrificio di migliaia di famiglie e onesti lavoratori che hanno costruito un modello di balneazione efficiente e di qualità, un successo che tutto il mondo ci invidia. (LA NAZIONE)