Scuola in estate, ecco perché dico no. Lettera

Orizzonte Scuola INTERNO

*Per gli studenti dimenticati e per il danno incalcolabile che è stato arrecato al loro futuro e a quello di questo Paese.

PER QUESTO E PER MOLTO ALTRO ANCORA DICO NO

Scuola in estate, ecco perché dico no.

Ecco perché dico no:. *Per le aule fatiscenti che hanno visto l’ultimo muratore nel ’15/’18.

Lettera Di. Inviata da Chiara Mangini – “Possibili riconoscimenti per i docenti che accettano di prendere parte ai Pon estivi”. (Orizzonte Scuola)

Su altre testate

Lezioni in Dad per gli studenti; garantita la formazione in presenza solo agli alunni con bisogni educativi e/o diversamente abili Le scuole restano chiuse dal 4 maggio al 18 maggio. (CasertaCE)

Interpellata oggi dall'Ansa, la dirigente Mirella Amato ha preferito non commentare la vicenda «perché c'è un'inchiesta in atto». Gli obblighi di vigilanza gravano, in ogni caso, anche sull'insegnante e sulla scuola, tenuto conto altresì della novità e specialità della didattica a distanza. (Corriere del Mezzogiorno)

La preside Loreta Guacci ha incontrato le famiglie spiegando che “capisco il disagio, ma abbiamo fatto il massimo con le risorse disponibili per garantire la sicurezza. L'azione simbolica è stata organizzata per invocare più attenzione da parte dell'istituto nel programmare i turni, che stabiliscono priorità sulla presenza di prime e quinte. (La Stampa)

A partire da giovedì 6 maggio gli alunni della 1°G e il personale scolastico interessato, continueranno le lezioni in DAD. Sono 13 i docenti finiti in quarantena. (CasertaCE)

"Da lunedì per gli studenti che non sono in quarantena le lezioni riprenderanno regolarmente in presenza. Speravamo visto il calo dei contagi di non ritrovarci in questa situazione, ma è accaduto – conclude il dirigente scolastico – e speriamo davvero che questa sia l’ultima volta" (LA NAZIONE)

Come Lenovo ambassador Bombardelli trova che il suo strumento d'elezione è il portatile con la penna capacitiva La nostra vita è digitale, il lavoro è digitale ma la scuola no. (Corriere della Sera)