Max Laudadio e la troupe di "Striscia la notizia" aggrediti a Padova: stavano realizzando un servizio sui compro oro abusivi

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Nuova aggressione ai danni degli inviati di “Striscia la notizia”. Questa volta a farne le spese sono stati Max Laudadio e la sua troupe ieri, venerdì 31 gennaio, nei pressi della stazione di Padova. L’inviato del tg satirico stava realizzando un servizio sui compro oro abusivi, ma la situazione ha ben presto preso una piega spiacevole soprattutto per il cameraman che ha riportato la frattura del gomito. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il 53enne stava parlando con alcuni ragazzi che erano stati ripresi dalle telecamere nascoste mentre trattavano per comprare l’oro quando, tutto a un tratto, la situazione ha iniziato a scaldarsi. – Max Laudadio e la sua troupe vittime di una violenta aggressione, il 31 gennaio scorso. (IL GIORNO)
Ancora aggressioni contro chi esrecita il diritto di cronaca stabilito e protetto dalla Costituzione, ancora aggressioni contro inviati del tg satirico di Striscia la notizia. A farne le spese il varesino Max Laudadio e il suo cameraman, anch’egli di Varese. (varesenews.it)
Aggressione a Max Laudadio e alla troupe di Striscia la Notizia venerdì 31 gennaio, nei pressi della stazione ferroviaria di Padova, durante un servizio sui compro oro abusivi. L’inviato di 'Striscia la Notizia' stava parlando con alcuni ragazzi che erano stati ripresi dalle telecamere nascoste mentre trattavano per comprare l’oro quando, tutto a un tratto, la situazione ha iniziato a scaldarsi. (Oggi Treviso)

L’episodio si è verificato nei pressi della stazione di Padova, dove Max Laudadio e la sua squadra stavano documentando il fenomeno dei compro oro abusivi. Attimi di paura per l’inviato di Striscia la Notizia, Max Laudadio. (il Giornale)
Gli agenti chiedono i documenti alle persone che si trovano sotto i portici e ai piedi del grattacielo Belvedere. Alle 8.30 di mattina il piazzale della stazione di Padova è già pieno di volanti della Polizia di Stato. (mattinopadova.it)
Ancora una reazione violenta mirata a silenziare i microfoni e a oscurare le telecamere del giornalismo (Secolo d'Italia)