Caso Orlandi, la famiglia fa esaminare le ossa trovate in Vaticano

La Stampa ESTERI

Emanuela Orlandi, nella tomba del mistero: la stanza scoperta sotto alla lapide in Vaticano

La Santa Sede, che aveva acconsentito all'apertura di due tombe, su richiesta della famiglia della scomparsa Emanuela Orlandi, ha poi deciso di non procedere nelle analisi perché il loro perito aveva dato una prima datazione molto anteriore, non compatibile con la vicenda della giovane.

Le operazioni sono seguite dal perito di parte Giorgio Porterà. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Città del Vaticano - La famiglia di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel nulla da 37 anni, ha deciso di fare esaminare alcuni frammenti ossei che erano stati trovati in Vaticano al cimitero Teutonico. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Le analisi saranno eseguite presso il laboratorio Toma Lab di Busto Arsizio per la parte genetica, e presso il Cedad dell'Università del Salento per la datazione tramite radiocarbonio. (AGI - Agenzia Italia)

(Foto Adnkronos). La famiglia di Emanuela Orlandi ha affidato l’incarico per eseguire le analisi su alcuni frammenti ossei repertati nel cimitero Teutonico, all’interno della Città del Vaticano, un anno fa. (Adnkronos)

Ha però concesso alla famiglia di fare ulteriori indagini. Il Vaticano aveva archiviato lo scorso 30 aprile scorso il procedimento sulla presunta sepoltura nel Cimitero Teutonico di Emanuela Orlandi. In occasione dell’archiviazione l’avvocato Sgrò sottolineò la poca collaborazione della Santa Sede considerato che era difficile muoversi e fare gli accertamenti. (Il Fatto Quotidiano)

La famiglia di Emanuela Orlandi ha affidato al CEDAD (Centro di Fisica Applicata, Datazione e Diagnostica) dell'Università del Salento, la datazione dei frammenti ossei rinvenuti presso il cimitero teutonico nella Città del Vaticano (LecceSette)

«Penso che molte cose si stanno muovendo, a settembre immagino delle novità sul caso», conclude l'avvocato Sgrò. I frammenti di ossa ritrovati sono troppo datati - era stata l'argomentazione del Vaticano - per appartenere alla giovane scomparsa. (Il Messaggero)