Perché è stato licenziato Pietro Curzio: cosa c'è dietro al terremoto che ha colpito i vertici della Cassazione

Il Riformista INTERNO

«Certamente – prosegue – il presidente Curzio saprà svolgere l’impegnativo incarico con consapevolezza e lungimiranza, contribuendo a promuovere quel rinnovamento nel governo autonomo di cui vi è necessità da tutti avvertita».

Spirito, oltre ad essere stato in Cassazione il doppio degli anni di Curzio, era stata autore di una produzione di sentenze nettamente superiore: 172 a 103.

A più di due anni di distanza, i giudici amministrativi non sono però stati dello stesso avviso di Mattarella, bocciando clamorosamente la nomina di Curzio a primo presidente della Corte di Cassazione. (Il Riformista)

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Insomma si sarebbe dato troppo valore anche al fatto che Cassano è stata Presidente della Corte di Appello di Firenze senza considerare che Spirito aveva una ben più lunga e specifica esperienza di alto magistrato 'dirigente' in Cassazione Il Consiglio di Stato, con due distinte sentenze pubblicate oggi, ha decapitato i vertici della Corte di Cassazione. (Sky Tg24 )

Ad aprirla dovrebbe essere il discorso sullo stato della giustizia italiana del primo presidente. Così Antonino Galletti, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Roma, commenta la pronuncia del CdS sulla nomina del Primo Presidente e del Presidente Aggiunto della Suprema Corte (Italia Oggi)

È chiaro che viene così colpito il cuore dei malanni che affliggono l’ordine giudiziario: le nomine dei capi, gli incarichi direttivi Perché con la sentenza numero 268 del 2022 depositata oggi, la quinta sezione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso avverso la nomina dell’attuale primo presidente della Cassazione Pietro Curzio, ora formalmente decaduto dalla carica. (Il Dubbio)

Ascolta la versione audio dell'articolo. 1' di lettura. Il Consiglio di Stato, con due distinte sentenze pubblicate oggi, ha decapitato i vertici della Corte di Cassazione. Accoglienza infatti il ricorso del giudice Angelo Spirito ha dichiarato illegittime le nomine, fatte nel 2020 dal Csm, del presidente della Suprema Corte Pietro Curzio e del presidente aggiunto Margherita Cassano. (Il Sole 24 ORE)

Rifare le stesse scelte, spiega, non è una strada facile, dal momento che il Consiglio di Stato ha ribaltato tutta l’impostazione delle due delibere Nella sentenza sulla nomina di Curzio, il collegio della quinta sezione di palazzo Spada ha ritenuto “palese la (consistente) maggior esperienza del dott. (Il Fatto Quotidiano)

Giustizia, il Consiglio di Stato azzera il vertice della Cassazione: bocciate le nomine del presidente Curzio e della vice Cassano di Liana Milella , Luca Serranò , Chiara Spagnolo. Pietro Curzio. (La Repubblica)