Bologna, le coinquiline non vedono tornare Emma: il suo corpo era dentro i cassonetti

Formatonews INTERNO

Dentro al cassonetto che si trovava alla periferia di Bologna, era presente un corpo, ed era quello di Emma.

E’ emerso che Jacques fosse in cura per alcuni problemi psichiatrici presso la comunità Papa Giovanni XXIII, all’interno della città di Bologna

La ragazza ha passato la serata di sabato sera fuori, ma non è mai tornata a casa, facendo insospettire le coinquiline con cui viveva in un appartamento di Bologna. (Formatonews)

Ne parlano anche altri media

Ieri sera il suo corpo è stato ritrovato fatto a pezzi in un cassonetto. Poco dopo alcune persone hanno segnalato tracce di sangue su un cassonetto, dentro il quale è stata fatta la macabra scoperta: il corpo di Emma fatto a pezzi, probabilmente con un’ascia o una grossa mannaia (LA NOTIZIA)

Emma Pezemo aveva 31 anni, veniva dal Camerun e studiava a Bologna per diventare operatrice socio sanitaria. L'ipotesi su cui sta lavorando la Mobile di Bologna dopo il ritrovamento dei corpi. Prima l’avrebbe uccisa, poi fatto a pezzi il suo corpo e gettata in un cassonetto dell’immondizia. (L'Arena)

Prima l’avrebbe uccisa, poi fatto a pezzi il suo corpo e gettata in un cassonetto dell’immondizia. Le indagini. Le coinquiline non hanno riferito di particolari screzi o litigi fra i due, ma gli agenti della squadra mobile sono subito andati a casa di Jacques, trovandolo impiccato. (Il Fatto Vesuviano)

E’ questa l’ipotesi alla quale sta lavorando la squadra mobile di Bologna sul ritrovamento avvenuto oggi, in via Palmiro Togliatti alla periferia della città, di un corpo di donna. L’ha uccisa fatta a pezzi e gettata in un cassonetto dell’immondizia. (Cronache della Campania)

Perché solo parlandone si potrà inculcare nelle società e nelle giovani generazioni di domani che la violenza che uccide una donna è la sconfitta di un popolo. Nessuna donna merita di essere oggetto di violenza solo perché è una donna". (BolognaToday)

Bologna, cosa c'è dietro al femminicidio della studentessa gettata nel cassonetto secondo gli investigatori di Giuseppe Baldessarro. Si indaga sul biglietto lasciato dal fidanzato assassino e sui 50mila euro di cui avrebbe parlato con un testimone ascoltato dalla polizia (La Repubblica)