Sangare: «Non so perché l’ho fatto». Riconosciuta la premeditazione, i Ris a Suisio - Foto e video
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Alle 9 di lunedì 2 settembre si sono aperti i cancelli del carcere di via Gleno, l’uomo è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari Raffalla Mascarino e ha avuto modo di ribadire le motivazioni che lo hanno spinto, la notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi, a uccidere con quattro coltellate Sharon Verzeni. All’interrogatorio di convalida, terminato poco dopo le 11, hanno preso parte anche il sostituto procuratore titolare dell’indagine, Emanuele Marchisio, e il suo legale di fiducia, l’avvocato Giacomo Maj. (L'Eco di Bergamo)
La notizia riportata su altre testate
Ha ripetuto che “non c’era un movente e – ha aggiunto – non so il perché l’ho fatto”. Nessuna sorpresa dall’interrogatorio di garanzia di Moussa Sangare, il 31enne che ha confessato l’omicidio di Sharon Verzeni. (Il Fatto Quotidiano)
E’ iniziato nel carcere di via Gleno a Bergamo l’udienza di convalida del fermo di Moussa Sangare, il 30enne reo confesso dell’omicidio di Sharon Verzeni, uccisa a coltellate nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola. (Gazzetta del Sud)