Da Tinder a Grindr, le app di dating diffondono i nostri dati personali come l’orientamento sessuale. L’accusa in un nuovo studio

Tutte informazioni che sarebbero condivise con terze parti in violazione del regolamento generale sulla protezione dei dati personali (GDPR), secondo l’organizzazione che ha sede a Oslo.

Infine, come mostra la scheda riassuntiva delle app analizzate, molte di queste non fornivano opzioni di settaggio utili a prevenire o ridurre la trasmissione dei dati a terze parti.

Sono solo alcuni dei dati personali che potrebbero finire nelle mani di società di marketing e advertising online quando utilizziamo app di dating come Grindr, Tinder e OkCupid. (Business Insider Italia)

La notizia riportata su altri media

Sicurezza dei dati e geolocalizzazione. La ricerca ha preso in considerazione solo app di appuntamenti per Android, che è il sistema operativo mobile più diffuso del mondo. (Libero Tecnologia)

L'organizzazione, che ritiene che tali pratiche possano comportare discriminazioni o manipolazioni, ha presentato una denuncia contro Grindr e cinque dei suoi partner presso la Norwegian Data Protection Agency. (la Repubblica)

«Tinder e OkCupid – si legge ancora nella comunicazione – utilizzano fornitori di terze parti per operazioni tecniche e per fornire i nostri servizi generali, in modo simile a tutte le altre app e piattaforme online. (Open)

Le app di dating e la privacy. Tra i software in esame anche Tinder e Grindr, insieme a OkCupid. La privacy non è una questione di cuore. (Punto Informatico)