Arresti a Napoli, arriva l’apprezzamento del Prefetto

Arresti a Napoli, arriva l’apprezzamento del Prefetto
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Positanonews INTERNO

Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha espresso il proprio vivo apprezzamento al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, alla Procuratrice della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, Patrizia Imperato, al Questore di Napoli, Maurizio Agricola, al Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Biagio Storniolo, agli uomini ed alle donne in divisa per l’operazione che ha portato a 16 arresti, tra cui anche quelli dei presunti killer di Emanuele Durante ed Emanuele Tufano, i due giovanissimi assassinati a Napoli nei mesi scorsi. (Positanonews)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Tufano, appena 15enne, è stato ucciso nella notte tra il 23 e il 24 ottobre scorso in via Carminiello al Mercato, nel corso di uno scontro armato tra gruppi criminali rivali appartenenti al rione Sanità e al quartiere Mercato. (il Fatto Vesuviano)

I 16 giovani e ragazzi, di cui 6 minorenni, arrestati ieri a Napoli per due omicidi a distanza di pochi mesi – il secondo compiuto per vendicare il primo – portano in tasca le pistole con la … (Il Fatto Quotidiano)

“Non chiamatela paranza dei bambini. La morte di Emanuele Tufano prima e quella di Emanuele Durante cinque mesi dopo è avvenuta nell'ambito di dinamiche criminali di stampo camorristico”. E' chiaro il Procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri al termine della conferenza stampa convocata dopo il maxi blitz di carabinieri e polizia che all'alba di oggi ha eseguito 16 misure cautelari, nei confronti di altrettanti indagati, 6 dei quali ancora minorenni. (Ottopagine)

Arresti a Napoli, Gratteri: "Una sagra della melanzana in meno e 600 telecamere in più"

Omicidi Tufano e Durante, Gratteri su arresti a Napoli: "Azioni autorizzate da clan" 8 maggio 2025 (Il Sole 24 ORE)

Dalle prime luci dell’alba dell'8 maggio i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea. (Il Messaggero)

"Questa indagine è stata possibile grazie alle intercettazioni telefoniche e telematiche e grazie alle telecamere, che sempre più sono state installate nella città di Napoli. In nessuna città al mondo c'è una macchina delle forze dell'ordine in ogni strada, non è sostenibile, la cosa più sicura sono le telecamere". (Tgcom24)