VIDEO Carceri, Dalla Chiesa: "In visita a Rebibbia, mio padre se ne è occupato tutta la vita"
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Russo (FI): "Stiamo discutendo alla Camera un decreto sul tema delle madri detenute" “L’ho preferito a tutte le commemorazioni, sempre importanti. Però mio padre si è occupato di carceri per tutta la vita e io ho preferito venire qui a Rebibbia tra le donne”. Così Rita Dalla Chiesa, spiegando il motivo della sua visita alla sezione femminile della casa circondariale di Rebibbia in occasione dell’anniversario della morte del padre Carlo Alberto Dalla Chiesa (LAPRESSE)
Ne parlano anche altre testate
Aveva combattuto e vinto il terrorismo e non poteva che essere l'uomo giusto per contrastare Cosa nostra. Gli promisero poteri speciali, quando lo mandarono da prefetto in Sicilia - dove era peraltro già stato nei decenni precedenti - ma poi lo lasciarono solo. (Today.it)
“Esattamente 42 anni fa avveniva la brutale uccisione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Con lui perdevano la vita anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo. (CityNow)
Cosa nostra uccide meno, ma non è meno insidiosa in quanto inquina l’economia legale e le istituzioni e impoverisce i territori: molto è stato fatto sia come interventi normativi sia come competenze sviluppate, ma l’esperienza insegna che la vocazione al cambiamento impone di seguire sempre il contrasto alla mafia”. (CremonaOggi)
Presente alla commemorazione anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi (il Giornale)
Tempo medio di lettura: 4 minuti (biografieonline.it) Uccidono in pieno giorno, trasportano i cadaveri, li mutilano, ce li posano fra questura e Regione, li bruciano alle tre del pomeriggio in una strada centrale di Palermo. (Luino Notizie)
Recitava così un cartello lasciato (Secolo d'Italia)