Mutui e tassi: ad aprile il variabile tornerà a costare meno del fisso
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Con il nuovo taglio dei tassi di interesse deciso dalla Bce nell’ultima riunione di marzo, il mercato dei mutui respira una boccata d’ossigeno. Dopo 2 anni esatti, l’indice Euribor a 3 mesi, che rappresenta il principale indice di riferimento per i mutui a tasso variabile, torna ad essere più basso dell’indice IRS a 20 anni, solitamente associato al costo del denaro a tasso fisso. Tuttavia le nuvole sono all’orizzonte e si stime che, una volta toccato il minimo, plausibilmente a fine 2025, già entro la fine del 2026 il costo del denaro potrebbe tornare a salire. (Finanza.com)
Su altre fonti
Ciò significa in concreto che, stando a quanto riportato dall'Osservatorio MutuiSupermarket. (il Giornale)
Con i tagli del costo del denaro ad opera della Banca centrale europea (Bce) i tassi dei mutui sono di nuovo scesi. Che strada prendere però? In questo momento è meglio scegliere il tasso fisso o il variabile, che potrebbe calare ancora sull’onda dei futuri tag… (La Stampa)
Mutui e prestiti più leggeri per famiglie e imprese 20 marzo 2025 (Il Sole 24 ORE)
Dopo esattamente due anni, l’indice Euribor a 3 mesi, principale riferimento per i mutui a tasso variabile, torna a scendere al di sotto dell’indice Irs a 20 anni, solitamente legato ai mutui a tasso fisso, rendendo così i primi di nuovo convenienti. (QuiFinanza)
Introduzione (Sky Tg24 )
BCE e tassi di interesse: cosa aspettarsi nei prossimi mesi NOTIZIE MUTUO (MutuiSupermarket.it)