Vinitaly, il ritorno: un’edizione speciale che conferma la ripartenza

Corriere della Sera INTERNO

Sono stati spesi 8,1 miliardi di dollari in fusioni e acquisizioni nel settore del vino, contro i 1,8 miliardi dell’anno scorso».

L’Istat calcola che nel primo semestre del 2021, rispetto al 2019, è stato esportato il 10,8% in più di bottiglie dalle 45.600 aziende vinificatrici italiane

I dati. Vinitaly, evento e investitori I primi a capire che il vento è cambiato sono stati gli investitori.

Rispetto all’anno scorso «le operazioni di fondi di private equity per investire in cantine, vigneti e distributori di settore sono aumentate del 75%. (Corriere della Sera)

Su altri media

Oggi incontriamo Genny, Giada e Joys Giaveri della Caviar Giaveri azienda trevisana che produce caviale di alta qualità da allevamento di pregiatissimi esemplari di storione. Perché il contatto del caviale con un cucchiaino di alluminio fa ossidare il caviale e gli cambia il sapore (pesceinrete.com)

Tutto ciò, nonostante il posizionamento dei rossi toscani che nel segmento premium vedono l’80% delle proprie vendite contro il 78% dei vini bordolesi e il 71% degli australiani. Lo rileva, oggi nel corso della Vinitaly Special edition, uno studio del neonato Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv) realizzato in collaborazione con Vinitaly. (La Repubblica)

Analisi che dimostra come la seconda potenza mondiale del vino abbia ampi margini di crescita dal punto di vista del valore aggiunto Vladimir Maslov, fondatore di Vinopark Russia: “Da noi in Russia va molto il Pinot grigio, immediatamente dietro Valpolicella, Chianti e Prosecco”. (Nordest Economia)

Il mercato delle imitazioni dei vini italiani vale un miliardo. Tutela è l’altra. (il Fatto Nisseno)

Lo ha sottolineato il sindaco di Verona, Federico Sboarina, sindaco di Verona, per il quale «non esiste Verona senza Vinitaly e non esiste Vinitaly senza Verona. Strategico anche il ruolo di ICE-Agenzia per l’incoming di 200 buyer e operatori dall’estero, provenienti da 35 Paesi a Vinitaly Special Edition. (TgVerona)

Aumentano addirittura del 67% le vendite in Cina ma a trainare le bottiglie italiane oltre confine nel 2021 sono anche i consumatori europei. Note meno positive arrivano dalla Gran Bretagna dove le vendite di bottiglie Made in Italy sono stagnanti a causa delle difficoltà legate alla Brexit. (AltamuraLive.it)