La Sicilia resta in zona gialla ma non sarà sola: le regioni che potrebbero entrare in zona gialla da lunedì

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Anche per i ricoveri in terapia intensiva si vede un calo, dal 13,8 all’11,8%

I dati e le regioni che passano dalla zona bianca alla zona gialla. A suggerire che il destino della Calabria sia quello di passare dalla zona bianca alla zona gialla, è l”ultimo aggiornamento dei dati Agenas.

La Sicilia resta in zona gialla ancora per altri 15 giorni, tenuta quindi a rispettare l’obbligo di mascherina anche all’aperto e la capienza limitata per gli stadi e anche per gli spettacoli all’aperto. (Thesocialpost.it)

Ne parlano anche altre fonti

CASI ATTIVI 2148 (81 in reparto, 5 in terapia intensiva, 2062 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 26.328 (25.952 guariti, 376 deceduti). L’Asp di Crotone comunica 63 nuovi casi di cui 10 migranti. (Il Reggino)

– Crotone: CASI ATTIVI 412 (15 in reparto, 0 in terapia intensiva, 397 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 7372 (7263 guariti, 109 deceduti). Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:. (Approdo Calabria)

Il passaggio alla zona gialla non comporta comunque grandi differenze Migliora innvece la situazione in Sardegna, rimasta per settimane sorvegliata speciale che ora sembra aver scongiurato il passaggio di colore. (leggo.it)

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 2148 (81 in reparto, 5 in terapia intensiva, 2062 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 26.328 (25.952 guariti, 376 deceduti). – Cosenza: CASI ATTIVI 1579 (46 in reparto, 6 in terapia intensiva, 1.527 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 25047 (24.424 guariti, 623 deceduti). (Zoom24.it)

Altri reparti ospedalieri: 5% Le soglie del 20% in terapia intensiva e del 30% in area medica non critica si sono allontanate sempre di più. (IL GIORNO)

Il rischio per ognuno degli indagati è anche quello di una pesante sanzione amministrativa, compresa tra i 5.164 ed i 25.822 euro, pari a circa il triplo del beneficio illecitamente conseguito Denunciate 35 persone dai carabinieri di Gimigliano per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, nei fatti avrebbero chiesto al Comune, tramite false attestazioni, il cosiddetto “bonus alimentare”, lo strumento del governo per aiutare le famiglie bisognose per l’emergenza Covid. (Approdo Calabria)