Urne elettorali, schede e matitoni in piazza Montecitorio

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Montecitorio come un seggio elettorale. La piazza simbolo delle nostra Repubblica è stata “occupata” da una cabina elettorale e cinque urne, tante quanti i referendum sul lavoro e la cittadinanza, insieme a decine di matite e schede. Un’azione simbolica ma fondamentale per dire ad alta voce “lasciateci votare” e ribadire che “il voto è la nostra rivolta” perché senza partecipazione non c’è democrazia. (Collettiva.it)
La notizia riportata su altri giornali
Nella cornice dell’Hotel de la Ville, la segreteria provinciale guidata da Italia D’Acierno ha ospitato i massimi riferimenti regionali e nazionali: al fianco del segretario regionale Nicola Ricci, Maurizio Landini che torna in Irpinia dopo circa dieci anni di assenza. (Orticalab)
In un Hotel de la Vile gremito dentro e fuori la Cgil irpina accoglie il Segretario nazionale Maurizio Landini, presente ad Avellino per lanciare la campagna referendaria che si svolgerà in una data tra il 15 aprile e il 15 giugno e che riguarderà quattro quesiti tra lavoro e cittadinanza. (anteprima24.it)
Il segretario generale della Cgil di Potenza Vincenzo Esposito con una delegazione del sindacato ha incontrato l’arcivescovo della diocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsiconuovo, Davide Carbonaro, per illustrare le motivazioni alla base del referendum su lavoro e cittadinanza che si terrà in primavera. (Sassilive.it)

Dalla sede dell’Associazione stampa estera, alle ore 15, con il segretario generale Cgil e il segretario di +Europa. Diretta su Collettiva (Fisac Cgil)
"Il referendum non è un semplice atto di protesta, ma un modo per far si' che i cittadini, giovani e non solo, possano dire la loro e cambiare le leggi sbagliate, rimettendo al centro il lavoro, i diritti e gli investimenti fondati sulla qualità e sullo sviluppo e non sullo sfruttamento delle persone". (Ottopagine)
Nell'incontro di martedì 11 marzo a Palazzo Chigi su referendum sul lavoro e sulla cittadinanza "chiederemo tre cose: che si fissi la data per il voto e che ci sia l'election day accorpando le amministrative per spendere meno soldi e favorire la partecipazione; che venga fatto un decreto che permetta ai fuori sede, 4 milioni di persone tra studenti e lavoratori, di votare dove sono, così come tutti gli italiani all'estero siano messi nelle condizioni di esercitare il loro diritto al voto e infine abbiamo chiesto un incontro agli organi di informazione, a partire dalla Rai, perché sia data una corretta informazione sui temi dei referendum". (CGIL)