È morto Graziano Mesina, l’ex bandito sardo era stato scarcerato per motivi di salute

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Sky TG24 INTERNO

È morto all'età di 83 anni Graziano Mesina, che proprio ieri era stato scarcerato dopo che era stata accolta l'istanza di differimento pena per motivi di salute presentata al tribunale di sorveglianza di Milano dalle avvocate, Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier. L'ex primula rossa del banditismo sardo si trovava nel reparto di Pp San Paolo di Milano dove era stato trasferito dal carcere di Opera nel quale era detenuto da due anni. (Sky TG24)

Ne parlano anche altri media

Sassari Nato a Orgosolo il 4 aprile 1942, Graziano Mesina era il penultimo di dieci figli del pastore Pasquale Mesina e di Caterina Pinna. Ottenne il perdono giudiziale e ritornò in libertà ma le porte degli istituti di pena si riaprirono nel maggio del 1960 per aver sparato in un luogo pubblico. (La Nuova Sardegna)

Graziano Mesina è morto questa mattina, sabato 12 aprile, alle 8 nel reparto di medicina protetta (Pp) dell'ospedale San Paolo di Milano, dove era ricoverato dopo il trasferimento dal carcere di Opera. (Corriere Adriatico)

L'ex primula rossa del banditismo sardo si trovava nel reparto di Pp San Paolo di Milano dove era stato trasf… (HuffPost Italia)

«Fino all'ultimo Graziano Mesina è rimasto in carcere. Su di lui c'è stato una sorta di accanimento». Lo dice una delle sue avvocate, Beatrice Goddi, che insieme a Maria Luisa Vernier ha seguito l'ex primula rossa del banditismo sardo nelle sua vicende giudiziarie, in merito alla sua morte, questa mattina alle 8, nel reparto pp dell'ospedale San Paolo di Milano (L'Unione Sarda.it)

Nel carcere milanese l’ex primula rossa del banditismo sardo era finito in seguito all’ultimo arresto, avvenuto nel dicembre 2021 (LE IMMAGINI), dopo un anno e mezzo di latitanza. (L'Unione Sarda.it)

L’ex esponente del banditismo sardo non si trovava più in stato di detenzione. Il tribunale del Riesame di Milano aveva accolto la richiesta di differimento della pena per motivi di salute, rendendolo di fatto un uomo libero. (Olbianova)