Steinmeier a Marzabotto: «La Germania chiede perdono». Mattarella: mai più nazismi
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L’ANNIVERSARIO ROMA «Sbagliamo se pensiamo che il razzismo, l'antisemitismo, il nazionalismo aggressivo e la volontà di supremazia siano di un passato che non ci appartiene». Lo dice il presidente Sergio Mattarella. E lo dice a Marzabotto, per l'ottantesimo anniversario degli eccidi nazifascisti di Monte Sole. «Quanto accade ai confini della nostra Unione Europea - incalza il Capo dello Stato - suona come un monito severo. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre fonti
– Arrivano le scuse di Montecitorio per il tweet sulla strage di Monte Sole che ieri aveva scatenato la reazione dei social. ‘Ci scusiamo per l’inadeguata sintesi, utilizzata nel post X relativo all’anniversario dell’eccidio nazifascista di Marzabotto, che non corrisponde al sentimento reale che si voleva trasmettere’, si legge in un apposito tweet legato al primo. (il Resto del Carlino)
"Grazie per essere venuti qui oggi e per aver onorato i nostri cari che non ci sono piu", ha detto Anna Rosa Nannetti portando ai due i saluti della delegazione. Era l'incontro più atteso ed è finito con un abbraccio quello tra i sopravvissuti alla strage di Marzabotto e i due presidenti della Repubblica, Sergio Mattarella e l'omologo tedesco Frank-Walter Steimeier. (Corriere TV)
E’ il giorno del ricordo a Marzabotto e sulle colline di Monte Sole: il ricordo della strage nazifascista che fra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 fece 770 vittime nelle case coloniche e nelle borgate di quella fetta di Appennino bolognese dove si aspettava l’avanzata degli Alleati e sulla quale invece si scagliò la furia delle Ss: morirono trucidati 316 donne, 216 bambini, 142 anziani. (La Repubblica)
Insomma, Franz-Walter Steinmeier, socialdemocratico di lungo corso, quasi si commuove lì dove ottanta anni fa i nazisti senza pietà massacrarono 770 persone. Mi inchino ai morti, vi domando perdono a nome del mio Paese». (il Giornale)
Il memoriale della strage nel parco storico di Monte Sole (Bologna) Di ANTONIO CARIOTI (Corriere della Sera)
«Siamo qui oggi uniti nel dolore, ma anche in profonda amicizia. Fivizzano, Marzabotto, le Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Civitella, in tutte queste località le truppe naziste perpetrarono crimini disumani in Italia, accecate dall'odio e dal fanatismo. (LaC news24)