Istat: procede la fase espansiva dell'economia italiana e del mercato del lavoro

Il Giornale delle PMI ECONOMIA

La fase di accelerazione dei prezzi al consumo si è protratta anche a fine anno, mostrando una maggiore intensità.

È continuato a novembre il percorso di miglioramento del mercato del lavoro con una ripresa dell’occupazione e una riduzione della disoccupazione e dell’inattività.

L’economia internazionale procede su un sentiero di sostanziale stabilizzazione ma resta caratterizzata da andamenti molto eterogenei tra paesi e da un aumento delle pressioni inflazionistiche. (Il Giornale delle PMI)

La notizia riportata su altri giornali

Sempre in preoccupante ribasso anche la produzione di autovetture, su cui continuano a pesare i rallentamenti causati dallo shortage dei semiconduttori. Anche a novembre l'indice della produzione automotive italiana riporta un segno negativo (-13,7%), facendo seguito alle flessioni già registrate nei tre mesi precedenti. (Giornale di Sicilia)

A novembre 2021 l’Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dell’1,9% rispetto a ottobre. In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, sia l’indice generale sia molti di quelli settoriali mostrano aumenti marcati (Il Giornale delle PMI)

Il rimbalzo ha riguardato tutti i grandi aggregati: energia in testa, ma forte crescita anche per la produzione di beni strumentali e beni di consumo. A Novembre 2021 il livello della produzione industriale era del 3,1% più elevato di Febbraio 2020, prima dell’esplosione della pandemia. (lamiafinanza)

A questo si somma la cronica carenza di autisti, che riduce sempre di più la capacità complessiva di trasporto Corretto per gli effetti di calendario, a novembre 2021 l'indice complessivo aumenta in termini tendenziali del 6,3%. (Radio 24)

(Teleborsa) - Cresce la produzione industriale del Regno Unito a novembre, anche se resta ancora inferiore al periodo pre-pandemia. (ilmessaggero.it)

In più la nostra manifattura va ancora meglio di Germania e Francia, perché come ha commentato Andrea Volpi, economista di Intesa Sanpaolo, «in Italia le strozzature all’offerta appaiono meno severe rispetto ad altri Paesi». (GameGurus)