Salerno. Giochi e scommesse illegali: giro d'affari da 5 miliardi, 33 arresti (VIDEO)

Redazione Jamma INTERNO

In due anni avrebbero incassato 5 miliardi di euro: figurano anche persone ritenute dagli inquirenti della Procura di Salerno (guidata dal procuratore Giuseppe Borrelli) legate al clan dei Casalesi tra i 33 soggetti ai quali i carabinieri hanno notificato altrettante misure cautelari nell'ambito del

(Redazione Jamma)

La notizia riportata su altri giornali

La cronaca, la mafia, gli omicidi, gli arresti, i processi, la politica, lo spettacolo, gli eventi e la cultura, lo sport, tutte le notizie prima di tutti (Grandangolo Agrigento)

Per i Carabinieri e la Procura di Salerno, le 33 persone arrestate in totale si occupavano di denaro sporco – più di 5 milioni di euro in due anni – riciclato attraverso un complesso sistema di scommesse, soprattutto quelle sportive e del gioco d’azzardo. (Tempo Stretto)

L’organizzazione, secondo gli inquirenti, aveva un giro d’affari da 5 miliardi di euro. (Cronache TV)

Siamo fieri di aggiungere ai 6 negozi già aperti sull’Isola questo nuovo punto di incontro per sportivi e sportive” dichiara Cristiano Riccardi, Area Manager di Decathlon Italia. Siglato il contratto che permetterà agli sportivi della zona di Palermo di accedere ai prodotti e servizi di Decathlon. (Sicilia Economia)

In due anni avrebbero incassato 5 miliardi di euro. Sequestrati anche tre milioni di euro, ritenuto provento delle attività illecite, riconducibili a Luigi Giuseppe Cirillo, figlio del defunto boss calabrese di Sibari, e ad altre persone ritenute dagli investigatori suoi prestanome. (Telemia)

Contestualmente sono stati messi sotto sequestro preventivo, su richiesta dell'autorità giudiziaria, anche undici siti web e due società - la Europartner e la cooperativa Iocosa Ludum, entrambe con sede legale a Mercato San Severino (Salerno) - e tre milioni di euro, ritenuto provento delle attività illecite, riconducibili a Luigi Giuseppe Cirillo, figlio del defunto boss calabrese di Sibari, e ad altre persone ritenute dagli investigatori suoi prestanome (Ansa)