Un nuovo ruolo per il giudice

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La giustizia penale è da sempre il luogo dove lo Stato celebra la propria supremazia nei confronti dei cittadini.

Nell'età premoderna la rappresentazione della supremazia avveniva durante l'esecuzione della pena, in forma pubblica e teatrale, mentre il processo era segreto.

Nell'età moderna il terreno della rappresentazione è rovesciato, si sposta dalla esecuzione della pena alla pubblica celebrazione del processo, caratterizzato da adeguata teatralità: la toga nera, il rito scandito da passaggi noti solo ai clerici, il giudice su una pedana sopraelevata mentre le parti sono sotto di lui

(la Repubblica)

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leggi anche Riforma Giustizia 2021: cosa prevede il testo. Prescrizione, cosa prevede la riforma della Giustizia. La riforma della Giustizia del Ministro Cartabia è un progetto organico che investe l’intero processo penale ma ha come “fulcro” la prescrizione dei reati, mezzo attraverso il quale ridurre concretamente il carico giudiziario. (Money.it)

Dopo avere votato in Cdm, scarica il problema sulla Guardasigilli, dimenticando che il testo attuale è già una mediazione» Al punto che la Guardasigilli avrebbe detto più volte che «non è la Riforma Cartabia, ma la riforma del governo Draghi». (Corriere della Sera)

Lo ha dichiarato la ministra della Giustizia Marta Cartabia, intervendo a un convegno al Palazzo di Giustizia di Napoli. “Io credo che siamo di fronte a una occasione unica. (LaPresse)

Se proprio dobbiamo ricorrere a degli slogan, più che di riforma Cartabia potremmo parlare di mediazione Cartabia ed è frutto di una responsabilità condivisa. Come dire: non c’è alcuna mediazione da fare sulla giustizia, perché la riforma approvata è già il frutto di una mediazione (Il Fatto Quotidiano)

In soldoni: “Una riforma della giustizia con tempi chiari e definiti ma anche assicurando il principio che alle vittime dei reati va assicurata giustizia Ma il vero motivo del colloquio è la giustizia, il Movimento vuole cambiare alcuni aspetti della riforma Cartabia che, a sentire Salvini, “non si tocca”. (L'Unione Sarda.it)