Pogacar scivola sul pavè, Van der Poel trionfa alla Parigi-Roubaix dopo un altro duello leggendario

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La Parigi-Roubaux rimane la terra di Mathieu van der Poel. L’olandese corre una gara perfetta, piega la resistenza di Tadej Pogacar, domina sui tratti in pavé e cala il tris consecutivo sulla Classica Monumento più prestigiosa di tutte. Come Francesco Moser e Octave Lapize. Per lui si tratta dell’ottava Monumento in carriera, raggiunta nonostante una foratura a 20 chilometri dall’arrivo. Van der Poel riaggancia così Pogacar nella speciale classifica e bissa il successo alla Milano-Sanremo di un mese fa. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
È la domenica della Parigi-Roubaix: la Regina delle Classiche vede di fronte il vincitore uscente Mathieu Van der Poel e Tadej Pogacar. Il campione del mondo non l’ha mai corsa da professionista, ma promette battaglia. (RaiNews)
«L'incidente con la borraccia mi ha fatto male. Questo tipo di situazione non è accettabile. Era una bottiglia piena, che doveva pesare quasi mezzo chilo, e stavo andando a 40 chilometri orari. (Tuttobiciweb)
Nessuno al mondo sa guidare la bici come lui. E questo alla Roubaix fa ovviamente la differenza. Abilità tecnica, potenza, e adesso mettiamoci anche la tattica: così il fuoriclasse olandese è rimasto l’unico al mondo a non arrendersi all’evidenza della superiorità di Tadej Pogacar, che corre su un altro pianeta... (Bicisport)

Van der Poel imperiale, impressionante per come aggredisce il pavé, dopo la battaglia dei giganti contro un immenso Tadej Pogacar, secondo a 1’17” al debutto nella Regina delle classiche e tagliato fuori da una caduta a 38 km dall’arrivo quando era in testa con Van der Poel. (La Gazzetta dello Sport)
Trionfa per la terza volta di fila alla Parigi-Roubaix il fenomeno olandese Mathieu van der Poel. Secondo uno splendido Tadej Pogacar. Mads Pedersen anticipa Wout Van Aert nella corsa al podio. Parigi-Roubaix 2025 (RaiPlay)
La Parigi-Roubaix torna a infiammare l'anima del ciclismo con la sua 122ª edizione, confermandosi come una delle prove più affascinanti e implacabili del calendario mondiale. Dall'asfalto levigato della partenza a Compiègne fino al mitico velodromo di Roubaix, non è semplicemente una corsa: è un viaggio epico attraverso la sofferenza, la strategia e la gloria. (RaiPlay)