Covid, Ema: allo studio nuovo farmaco. Mix di anticorpi monoclonali di Astrazeneca

QUOTIDIANO NAZIONALE ECONOMIA

"La revisione continua - conclude l' Ema - proseguirà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per consentire all'azienda di presentare una domanda formale di autorizzazione all'immissione in commercio".

Covid, il bollettino del 14 ottobre. La decisione, rende noto Ema, "si basa sui risultati preliminari di studi clinici, che suggeriscono che il medicinale può aiutare a proteggere dalla malattia". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Le rilevazioni sono relative al periodo tra il 16 settembre e 13 ottobre: senza il Green Pass le prime dosi attese erano 1.208.272; con l'approvazione dell'obbligo si sono invece registrate 1.768.226 prime somministrazioni La decisione 'si basa sui risultati preliminari di studi clinici, che suggeriscono che il medicinale può aiutare a proteggere dalla malattia”. (Regioni.it)

Il tutto quando, in Europa, l'Est fa registrare nuovi contagi. Una situazione da "sistemare" quella orientale, magari anche con il nuovo farmaco al vaglio dell'Ema Si tratterebbe di un mediciale che corrisponde ad Evusheld ed altro non sarebbe che una combinazione di due anticorpi monoclonali. (Redazione AriaMediterranea)

Le rilevazioni sono relative al periodo tra il 16 settembre e 13 ottobre: senza il Green Pass le prime dosi attese erano 1.208.272; con l’approvazione dell’obbligo si sono invece registrate 1.768.226 prime somministrazioni Inoltre, la media dei tamponi giornalieri da quando è stato introdotto l’obbligo è tra i 250mila e i 300mila. (Agenpress)

Se l’autorizzazione dell’Ema e delle agenzie nazionali dovesse arrivare come prevedibile prima della fine dell’anno la casa farmaceutica britannica prevede di produrre almeno un milione di dosi entro il 31 dicembre Secondo la casa farmaceutica riduce insorgenza sintomi del 77%. (Radio Colonna)

“La revisione continua continuerà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per consentire all’azienda di presentare una domanda formale di autorizzazione all’immissione in commercio”, spiega ancora l’Ema. (Salernonotizie.it)

Tixagevimab e cilgavimab sono stati progettati per legarsi alla proteina spike del SARS-CoV-2, il virus responsabile di Covid-19, in due siti differenti. Sebbene non sia possibile prevedere la tempistica complessiva, la procedura dovrebbe essere più breve rispetto a quella ordinaria, grazie al lavoro già svolto durante la rolling review. (RIFday)