Blitz di mafia a Catania, nel mirino del clan anche Condorelli: il re dei torroncini aveva denunciato

Giornale di Sicilia INTERNO

Condorelli denuncia il tentativo di estorsione ai carabinieri, che stanno già indagando e che intercettano una telefonata tra due affiliati Barbaro Stimoli e Daniele Licciardello.

Nel mirino del clan di Belpasso decimato dagli arresti dell’operazione 'Sotto Scacco' c'è stato pure il cavaliere Condorelli, il produttore dei torroncini di Sicilia.

Nell’inchiesta, però, emerge uno scenario molto diverso da quello che ha coinvolto il cavaliere Condorelli

Nel 2019 gli affiliati del gruppo malavitoso legato al clan Santapaola-Ercolano recapitano un pacco con un biglietto con la scritta 'cercati un amicò e una bottiglia incendiaria. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Stories di mafia: gli episodi. Tra le Stories già narrate, sul profilo Instagram troviamo “La prima vera strage di mafia”, quella di Portella della Ginestra, del 1° maggio 1947. Pietro Grasso: una vita dedicata all’antimafia. (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)

Dalle indagini emergevano anche i contributi al sodalizio mafioso da parte di imprenditori di Paternò con condotte volte a favorire consapevolmente le illecite attività del clan. (Tele Video Adrano)

Il Giudice per le indagini preliminari ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di: TRAFFICO DI DROGA ED ESTORSIONI. L’indagine, come anticipato, ha permesso anche di disarticolare tre diverse associazioni per delinquere finalizzate al traffico di stupefacenti. (Gazzettinonline)

Calascibetta, personaggio ben noto all'interno di Cosa nostra, quando venne ucciso avrebbe preso il posto a capo del mandamento di Santa Maria di Gesù in seguito all'arresto dello storico boss Ino Corso. (PalermoToday)

Il killer non avrebbe gradito la sentenza di conferma all’ergastolo e per questo avrebbe voluto mostrare la sua rabbia al penalista. Lo avrebbe progettato il boss Santo Alleruzzo nel 1997. (Livesicilia.it)

Mafia, droga e truffe all’Inps: 40 arresti. Il sodalizio mafioso operante in Paternò, e già facente capo ad Giuseppe Alleruzzo 86 anni, è stato poi riorganizzato da Domenico Assinnata 71 anni, e dal figlio Salvatore, cl. (Grandangolo Agrigento)