Elezioni in Cile, si va al ballottaggio. In vantaggio l'ultraconservatore Kast
Come nelle previsioni, i due candidati più radicali hanno sbaragliato gli avversari nel primo turno. Il nostalgico fascista José Antonio Kast e l'ex leader studentesco Gabriel Boric disputeranno il ballottaggio per la presidenza del Cile.
Kast e l'ex leader studentesco Gabriel Boric si disputeranno la presidenza.
Kast ha raccolto il 28 per cento dei voti e Boric il 25,7.
Se riuscisse a superare Kast al ballottaggio intende lavorare fianco a fianco con l'assemblea costituente eletta di recente, e che vuole riforme profonde
Il giovane Boric vuole l'estremo opposto, smontare il sistema pensionistico privato ereditato dalla dittatura e imporre più tasse ai ricchi. (Domani)
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L’occasione sarà un momento decisivo in cui optare per due coalizioni che non sono mai state al governo e che muovono gli orientamenti politici un po’ più agli estremi rispetto alle ultime due cariche presidenziali, quelle di Sebastián Piñera e di Michelle Bachelet. (Il Manifesto)
La successione al presidente uscente Sebastian Piñera sarà quindi risolta al ballottaggio del 19 dicembre prossimo. Il verdetto è quello atteso: il 19 dicembre saranno Josè Antonio Kast e Gabriel Boric a sfidarsi nel ballottagio per l'elezione del presidente della repubblica. (La Repubblica)
Peccato solo che Kast non abbia nulla di “estremo”. Già così, sommati i voti di Parisi e Sichel, se Kast confermerà la sua performance il prossimo 19 di dicembre, sarà lui a guidare il Cile sino al 2026. (Tempi.it)