Ferrero s’infuria con Panatta per una battuta sul suo accento: «E lui è di Fossombrone?»
L’ex tennista prende in giro il presidente della Sampdoria che lo manda a quel paese e abbandona l’intervista. Massimo Ferrero contro Adriano Panatta.
È il momento di Paolo e Luca e Panatta, in tre non ne fanno uno».
Perché lui di dov’è, di Fossombrone?», ha detto togliendosi il microfono e allontanandosi, per poi rivolgere un «Vaffa» all’ex campione di tennis
Le risposte di Ferrero non sono tardate ad arrivare: «Se scendo in politica?
Al ritorno in studio Panatta ha commentato le diverse tipologie dell’accento romano: «Mi è simpatico, ma quelli che forzano l’inflessione, secondo me non va bene. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"Ma chi è sto Panatta? Ma vaff…" ha tuonato, prima di lasciare polemicamente la trasmissione. (Sportal)
In studio, poi, si è cercato di cambiare discorso con l’ingresso di Ubaldo Pantani nei panni di Lapo Elkann La bomba di Sconcerti su Donnarumma: "Cosa non sapete sul portiere". Allora Panatta si è limitato a dire: "Ma quando mai avrei parlato male di Roma e dei romani? (Liberoquotidiano.it)
Il suo intervento sulla Nazionale è stato ascoltato da tutti con estremo interesse, ma c’è stato anche chi non ha gradito le sue parole sugli azzurri e su Roma: Massimo Ferrero. Anche in questa occasione il produttore cinematografico non si è risparmiato ed ha attaccato duramente l’ex tennista nonostante i ripetuti inviti alla calma dell’inviato. (Periodico Italiano)
Non è di certo una novità e Ferrero non è nuovo a certe uscite. Il patron della Sampdoria Massimo Ferrero ha di nuovo perso le staffe e questa volta ha sbottato contro un altro campione in difesa della capitale. (BlogLive.it)
Due: parla male della Nazional. Di Fossombrone?” Quindi il clamoroso “vaffa” e il patron blucerchiato se ne va dalla trasmissione (Sportface.it)
Panatta, da parte sua, ha risposto con una parolaccia ma è stato tenuto a bada dal conduttore Luca Bizzarri. Prima di lasciare la diretta ha rivolto un vaffa a Panatta: «Prima si è permesso il lusso di criticare Roma e i romani. (GenovaToday)