Pizzaiolo catturato in Donbass. Combatteva contro gli ucraini. L’esercito degli italiani filorussi
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Sono un piccolo, ma determinato, esercito nell’esercito. Combattono una guerra che non è la loro come se la questione li riguardasse direttamente. Il caso di Gianni Cenni, che si era arruolato nell’esercito russo il 13 novembre dello scorso anno e che è stato catturato nei giorni scorsi in Donbass dall’intelligence ucraino, non deve sorprendere. Pizzaiolo di professione, napoletano e secondo molti un po’ ‘sangue pazzo’, come dicono nella sua città natale, Gianni, classe 1973, sposato, due figli e un regolare libretto di arruolamento rilasciato dal ministero della Difesa di Mosca, non è certo il primo italiano che combatte per i russi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altre testate
Un pizzaiolo italiano, arruolatosi come volontario nell'esercito russo, è stato catturato dalle forze speciali ucraine in Donbass. (il Giornale)
Uno tumefatto in volto e l’altro ferito alle mani, dei due soldati l’Sbu, l’intelligence ucraina, fa sapere che sono rispettivamente un fuciliere di 20 anni in servizio in Corea del Nord dal 2021, e un cecchino addetto alla ricognizione, nato nel 1999 arruolato nel 2016. (Corriere della Sera)
Lo ha scritto sul suo account Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riferisce Rbc Ukraina online. (RaiNews)
Almeno 300 soldati nordcoreani inviati a supportare la guerra di Mosca in Ucraina sono stati uccisi, mentre altri 2.700 sono rimasti feriti. Lo ha riferito l’agenzia di spionaggio della Corea del Sud. Il National Intelligence Service (NIS) ha condiviso le informazioni con i parlamentari durante una riunione a porte chiuse del comitato parlamentare di intelligence. (LAPRESSE)
L’uomo, innanzi alla telecamera, dice di non volere lottare e che nutre la speranza di tornare presto in Italia. Cenni è stato catturato dal 78° Reggimento d’assalto paracadutisti ucraino mentre si trovava a Lozova, un villaggio nell’area di Kupyansk, oblast di Kharkiv. (Virgilio Notizie)
Il tentativo è fallito e l'attività prosegue regolarmente, si aggiunge in un comunicato. Il Turkstream è usato come via alternativa alle esportazioni dopo che l'Ucraina ha interrotto il transito attraverso il proprio territorio a partire dal primo gennaio, rinunciando a rinnovare un contratto fin qui in vigore con Mosca (RaiNews)