Il nuovo governo europeista, ma come Berlino comanda

Il Manifesto INTERNO

La Germania ha dunque il suo governo e non vi è dubbio che iscritti e delegati dei tre partiti non mancheranno di ratificare l'accordo raggiunto tra socialdemocratici, verdi e liberali.

Senza rivoluzioni né svolte radicali, ma con un buon numero di novità e gran voglia di governare.

Con un programma tanto lungo e articolato da lasciare ampio margine di gioco nell'elencare

L'unico possibile, visto che le alternative nascevano gravemente fiaccate dal logoramento dell'abusata Grosse Koalition e della lunga egemonia democristiana. (Il Manifesto)

Ne parlano anche altri media

Per Sholz, intervenuto in conferenza stampa a Berlino, il nuovo governo “è una coalizione tra pari”, pensato per “rafforzare la coesione sociale e rendere migliore il Paese” (TIMgate)

Germania, nuovo governo in arrivo: “Non faremo andare i bimbi in scuole che cadono a pezzi” Di. Nuovo governo in arrivo in Germania dopo le elezioni di settembre e la chiusura della lunghissima parentesi (59 giorni con Angela Merkel presidente pro-tempore). (Orizzonte Scuola)

Stando allo scritto, come da attese, Annalena Baerbock sarà la nuova ministra degli Esteri.Cem Oezdemir, ex leader del partito, sarà invece il ministro dell'Agricoltura del futuro gabinetto del "semaforo". (Rai News)

BOOSTER SOLARE DA 200 GW. La coalizione prevede inoltre di raddoppiare l’obiettivo di capacità solare del 2030 a 200 GW, da una capacità installata di 58 GW. PREZZI ENERGETICI RECORD. Per il 2022, l’attuale coalizione ha già raddoppiato i volumi di gara a 10 GW per l’eolico solare e onshore. (Energia Oltre)

Dunque, dopo 16 anni finisce il regno tedesco di Angela Merkel e sostanzialmente pure della cabina di pilotaggio dell’Unione europea. Dal salario minimo alla cannabis. Vi sono poi altri importanti punti innovativi che il nuovo Governo tedesco ha sancito nel suo programma. (il mio giornale)

La presentazione del futuro contratto tedesco infatti, punta sulla parola “osare”: osare nel rafforzamento dell’industria, nella protezione del clima, nella coesione sociale, ma soprattutto nella modernizzazione del Paese. (la VOCE del TRENTINO)