Moussa: il viaggio in America, la droga, la denuncia della famiglia. Mamma e sorella andranno a trovarlo. La procuratrice: «Codice rosso rispettato»
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Moussa Sangare era cambiato dopo il ritorno dall’America, «non stava bene e si sapeva» dicono gli amici a Suisio, era stato denunciato dalla sorella per maltrattamenti a lei e alla mamma. Con queste premesse, dopo che il 29enne che sognava di sfondare con la musica ha ucciso Sharon Verzeni, a Terno d’Isola, la domanda è: si poteva in qualche modo prevedere e, dunque, evitare? Dal punto di vista giudiziario, risponde il procuratore facente funzioni Maria Cristina Rota: «Abbiamo controllato subito, certo, verificando che è stata rispettata la procedura del codice rosso (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
– “Tutta la mia vicinanza alla famiglia della povera Sharon. Per mio fratello penso di avere fatto tutto il possibile”. (IL GIORNO)
Il 15enne, forse temendo di essere rapinato e aggredito, ha spiegato ai carabinieri di avergli risposto che la maglietta era falsa: “È tarocca”. “Quanto costa la tua maglia?”. (Il Fatto Quotidiano)
L'amico racconta di una grigliata organizzata tre giorni dopo il delitto, a cui partecipano circa sette persone, uomini e donne. (Mediaset Infinity)
Chignolo d'Isola. È da poco passata la mezzanotte del 29 luglio. (BergamoNews.it)
Potevano essere loro le vittime dell'omicidio di Terno d'Isola nella notte tra il 29 e il 30 luglio costato la vita a Sharon Verzeni. Due minorenni. (il Giornale)
Quest'ultimo è poi avvenuto l’altro ieri, lunedì 2 settembre, in un istituto penitenziario differente e non rivelato per motivi di sicurezza. (Il Giornale d'Italia)